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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2014 alle ore 17:02.
L'ultima modifica è del 13 marzo 2014 alle ore 15:49.

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Padoan: norme per la cessione dei crediti alle banche
A spiegare i contenuti specifici del ddl sul pagamento dei debiti della Pa ci ha pensato, nella seconda parte della conferenza stampa, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il cardine del provvedimento, ha spiegato il ministro, sarà la trasparenza ed il monitoraggio dei debiti pregressi della Pa, e la possibilità per le aziende di cedere alle banche i crediti maturati nei confronti della Pa, ricevendo in cambio liquidità. Lo Stato garantirà la cessione degli stessi ceduti, con un ruolo di garanzia affidato alla Cassa depositi e prestiti. Terzo aspetto del ddl è invece relativo al coinvolgimento diretto dello Stato per il pagamento dello stock dei debiti passati, con un meccanismo per l'allentamento dei vincoli del Patto di stabilità per gli Enti locali.

Riforma Senato, al via 15 giorni di consultazione politica
Tra le cose fatte, ha spiegato il premier, non c'è oggi il varo del ddl per la riforma del Senato, ma solo l'avvio di un percorso di confronto politico sul tema. «Oggi ho consegnato ai ministri un ddl costituzionale di riforma del Senato, che formalmente consegniamo a tutti i leader politici che stanno in Parlamento, di maggioranza e opposizione, ai soggetti sociali protagonisti e non formalizziamo in Parlamento, diamo 15 giorni di tempo a chi vuole darci informazioni migliorative e poi incardiniamo in Parlamento».

Renzi: «Rischio tutto me stesso per far tornare l'Italia a volare»
Al termine della conferenza stampa, Renzi ha spiegato lo spirito con cui affronta il nuovo impegno di premier in un momento economico assai delicato. «Esiste un momento in cui un leader politico ha il dovere di indicare una visione. Io penso che l'italia oggi abbia bisogno di superare con coraggio e determinazione i limiti che la stanno bloccando. Non ho paura a rischiare tutto me stesso su un percorso di riforme che possa dire all'italia di tornare ad essere in grado di volare».

«Se non vinco sul bicameralismo, lascio la politica»
Meno enfatiche ma altrettanto sicure le parole del premier dedicate al programma di riforme costituzionali. «Se non riesco a chiudere il bicameralismo perfetto, non è che considero chiusa l'esperienza del governo, considero chiusa la mia esperienza politica», ha detto in conferenza stampa. «Io penso che l'Italia abbia bisogno di superare i limiti che la stanno bloccando», ha aggiunto. E ha concluso: «Non faccio politica per ambizione personale: di fronte a questa realtà oggi c'è bisogno di un segnale immediato, ascolto tutto, ma se non metto un po' di soldi per la scuola non sono credibile, se non si riduce il numero dei parlamentari, se non si vendono le auto blu, noi prendiamo la strada per tornare a casa».

Sul lavoro un decreto legge e un ddl con la delega al Governo sugli ammortizzatori
Il Cdm ha varato poi un decreto legge con disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese e un ddl con la delega al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla conciliazione. Solo un'informativa sul cuneo fiscale.

Renzi mercoledì riferirà alla Camera sullo stato della finanza pubblica
Renzi sarà in Aula alla Camera, mercoledì prossimo alle ore 12, per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo e riferirà anche sullo stato dell'economia e della finanza pubblica. Nel pomeriggio dello stesso giorno, Renzi sarà in Aula al Senato, a partire dalle ore 16, sui medesimi temi. La richiesta di ascoltare Renzi sulla situazione dell'economia del Paese era stata avanzata dal capogruppo Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta.

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