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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2014 alle ore 20:31.
L'ultima modifica è del 19 marzo 2014 alle ore 22:48.

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L'appello distensivo di Mosca
In serata il ministro della difesa della Russia, Serghiei Shoigu, ha lanciato un appello ai "dirigenti della Repubblica di Crimea" perché rilascino il comandante della marina ucraina, Serghiei Gaiduk, arrestato nel corso della giornata. Lo scrive l'agenzia russa Interfax.

Stati Uniti e Unione europea isolano la Russia
Infine, ma non certo ultimo, il governo a Washington finora ha agito con le sanzioni a persone vicine al presidente Putin. In serata il presidente Barack Obama ha stemperato toni che si andavano accendendo sempre più, escludendo un "intervento militare" dagli Stati Uniti in Ucraina, dicendo che impegnarsi militarmente contro la Russia "non sarebbe appropriato. Qualche ora prima a Vilnius, Lituania, il vicepresidente americano, Joe Biden, aveva aperto alla possibilità di inviare truppe Usa nei Paesi baltici per rassicurare le ex repubbliche sovietiche, preoccupate dall'annessione della Crimea alla Russia. Ha detto Biden: «Stiamo studiando una serie di misure supplementari per accrescere il ritmo e la portata della nostra cooperazione militare, tra cui una rotazione delle forze americane nella regione del Baltico per esercitazioni terrestri e navali e per delle missioni di addestramento» ha dichiarato durante la conferenza stampa con la presidente lituana, Dalia Gribauskaite, e il suo omologo lettone, Andris Berzins. Al momento, gli Stati Uniti non hanno alcuna base militare nei Paesi baltici, ma solo sei aerei che vi si trovano nel quadro di una missione della Nato. Secondo il vicepresidente americano, «finché la Russia continuerà sulla sua buia strada, dovrà affrontare un isolamento politico ed economico crescente».

Sul fronte degli aiuti economici all'Ucraina, oggi la Commissione Ue ha proposto fino ad un altro miliardo di ulteriori aiuti in prestiti a medio termine per l'assistenza macrofinanziaria.

La Svizzera ha deciso di sospendere i negoziati di libero scambio con la Russia a seguito degli ultimi sviluppi in Crimea con la decisione di Mosca di annettersi il paese. Lo ha detto il ministro elvetico dell'Economia, Johann Schneider-Ammann, parlando all'emittente radiofonica Srf. «La ragione é la difficile situazione in Crimea - ha detto - non possiamo certo fingere che non sia successo nulla». «Gli accordi di libero-commercio sono importanti - ha aggiunto - il mercato russo é importante e il mercato dell'unione doganale é importante, ma non a qualsiasi prezzo. Abbiamo pertanto deciso di sospendere i negoziati in modo da poter essere in grado di negoziare in circostanze più sicure». La Svizzera presiede peraltro al momento l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) e in tale funzione ha bollato la decisione russa di annettersi la Crimea come una grave violazione del diritto internazionale.

Intanto, la Russia ha reagito furiosamente oggi alla cancellazione della visita a Mosca del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, affermando che l'Unione europea non vuole riconoscere «la verità» sull'Ucraina. Come se fossimo in piena Guerra Fredda del 900 e l'opinione pubblica russa fosse il popolo sovietico di cinquant'anni fa. «Non hanno permesso al presidente del Consiglio europeo di venire a Mosca. La loro stessa gente», afferma il ministero degli Esteri russo in un indignato comunicato. «Dopotutto, perché avrebbe dovuto venire a conoscere la verità, se tutto è già deciso?». Mosca sostiene che avrebbe accolto la visita, programmata per mercoledì, «dal momento che è davvero lodevole che Herman Van Rompuy volesse conoscere la verità su quello che sta succedendo in Ucraina».

Ironie del governo russo: hanno sanzionato Van Rompuy
Mosca accusa l'Ue di aver imposto "sanzioni" a Van Rompuy. L'unione e gli Stati Uniti hanno annunciato il divieto di viaggio e il congelamento dei beni di alcuni esponenti russi. Nel comunicato, la Russia afferma che la visita cancellata segnala l'esistenza di «una nuova lista di sanzioni: la gente a cui è vietato di andare dall'Unione europea alla Russia». Ironicamente, continua il comunicato, «il numero uno della lista è lo stesso Van Rompuy». Secondo il comunicato russo, l'Ue ha già deciso chela Russia è "colpevole" sull'Ucraina è ha imposto sanzioni basate su questo assunto. «Hanno il loro 'colpevole': la Russia e il popolo della Crimea, che ha rifiutato la logica del putsch neofascista». Mosca, ancora, ha criticato che l'Ue abbia dipinto come «eroe della crisi ucraina...un governo illegittimo che include un intero gruppo di espliciti fascisti». Un diplomatico di Bruxelles rivela all'agenzia France Presse che la visita di Van Rompuy è stata cancellata perché Mosca «l'ha resa pubblica».

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