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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2014 alle ore 12:14.

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Da Sulmona in poco di più di 30 minuti si può raggiungere la bellissima Pescocostanzo, un vero gioiello del patrimonio naturalistico e culturale abruzzese. Ci sono monumenti rinascimentali e barocchi molto ben conservati a testimonianza della straordinaria vicenda artistica e culturale che sviluppò soprattutto tra il 1440 e 1700. La tradizione artigiana è riuscita a rimanere viva e a salvare il patrimonio di esperienza, capacità tecnica, stile e qualità. La lavorazione del merletto a tombolo, quella della filigrana e del ferro battuto, rappresentano un punto di forza dell'offerta turistica locale. Pescocostanzo ha saputo recuperare l'antico ruolo ed è oggi meta di turismo arte e cultura sia in inverno (a pochi minuti le piste di Roccaraso) sia in estate (Parco Nazionale della Maiella) . La natura intorno è bellissima soprattutto in primavera quando i prati sono pieni di ginestre. Ampia è la ricettività e nelle vicinanze c'è anche Castel di Sangro dove il super chef stellato Nikko Romito (tre stelle Michelin) può regalare un esperienza sensoriale che da sola merita un viaggio(www.ristorantereale.it). Da Roma si raggiunge in un'ora e mezzo; stesso tempo da Pescara.

Week end in Famiglia
Il Castello di Masino in Piemonte per assistere alla fioritura dei narcisi

E' uno di quei luoghi che grazie al Fai hanno ripreso a vivere e nei week end di primavera è un luogo ideale dove trascorrere giornate all'aria aperta, grazie alla vitalità del suo straordinario parco. Stiamo parlando del Castello di Masino in Piemonte, a circa 50 minuti da Milano e a circa 30 da Torino, che ha riaperto il suo portone dal primo marzo.
Durante le domeniche di aprile si può partecipare a uno dei tanti laboratori organizzati peri ragazzi (dai 5 anni in su) per assistere alla fioriture bellissime che ci sono nel suo immenso giardino all'italiana.

Abitato dai conti Valperga per dieci secoli, narra la storia piemontese ed italiana attraverso le sue numerose stanze monumentali, come i saloni affrescati e riccamente arredati tra seicento e settecento, le camere per gli ambasciatori, gli appartati salotti e gli appartamenti di Madama Reale. Il salone da ballo e la collezione di carrozze del XVIII e XIX secolo sono alcuni dei pezzi forti. Ma la vera scoperta è lo splendido parco che rivela ancora oggi le trasformazioni che si sono succedute nel sette-ottocento. L'intera area verde e' organizzata in due settori distinti, imperniati sul castello e orientati in direzione levante-ponente secondo la morfologia del terreno: dalla spianata si diparte verso ovest un maestoso viale, fiancheggiato da tigli, che termina nella distesa erbosa, ove è possibile visitare il Labirinto, tipico dei giardini all' italiana della seconda meta' del 1700. E poi c'è la particolarissima Strada dei ventidue giri .

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