Hai la colf, una baby sitter o la badante? Ecco come pagare i contributi
I datori di lavoro domestico stanno ricevendo dall'Inps i bollettini per i quattro versamenti annuali dei contributi obbligatori: prima scadenza il 10 aprile. Ma cosa fare se non arrivano o se la situazione è cambiata? Vediamo come mettersi in regola in 10 mosse
di Barbara Bisazza
3. Colf, babysitter, badanti / Come si calcolano i contributi?
Il datore di lavoro è tenuto a pagare all'Inps i contributi in proporzione alle ore e alla retribuzione concordata con il dipendente. L'Inps dal 2013 ha previsto due diverse tabelle contributive: una da applicare ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato, l'altra da applicare ai rapporti a tempo determinato, ad eccezione delle assunzioni con contratto a termine effettuate in sostituzione di lavoratori assenti (per esempio, in caso di maternità).
Nel calcolo dei contributi per i rapporti di lavoro fino alle 24 ore settimanali bisogna tener conto della "retribuzione oraria effettiva", nel caso invece di un unico rapporto di lavoro superiore alle 24 ore settimanali il valore è indipendente dalla retribuzione. La retribuzione oraria effettiva (r.o.e.) è data dalla somma della retribuzione oraria convenuta più la quota di tredicesima ed eventuale vitto e alloggio. In funzione della r.o.e., per i rapporti inferiori alle 24 ore settimanali, bisogna scegliere tra le 3 fasce contributive previste quella da applicare al nostro rapporto di lavoro.
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