Il Sole 24 Ore
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Def / Il Piano nazionale di riforme


Il Piano nazionale di riforma (Pnr) accompagna il Documento di economia e finanza. È un documento programmatico atteso da Bruxelles, soprattutto in vista delle raccomandazioni che la Commissione europea rivolgerà al nostro Paese a giugno. Vi è contenuta l'intera strategia di politica economica che il Governo intende realizzare nel prossimo triennio, sulla base del nuovo quadro previsionale contenuto nel Def e dell'aggiornamento del Programma di stabilità. Il Pnr riassume le riforme strutturali che l'esecutivo intende realizzare: mercato del lavoro, con il Jobs act (decreto già approvato e legge delega), riforma del sistema fiscale da affidare al Ddl delega già approvato dal Parlamento, cui sarà annesso il timing per il varo dei primi decreti legislativi.

Poi la manovra sull'Irpef (10 miliardi a regime da distribuire ai redditi fino a 1.500 euro mensili) e sull'Irap, e il profilo triennale entro cui si dispiegherà l'azione della spending review, così da conseguire almeno 32 miliardi di risparmi nel 2014-2017. Quanto al capitolo degli investimenti, viene messo in evidenza il totale smaltimento dei debiti pregressi della Pa, partita da chiudere entro autunno. Altri capitoli riguardano la riforma della giustizia, le semplificazioni del procedimento amministrativo, le riforme istituzionali e costituzionali (dalla legge elettorale al superamento del bicameralismo paritario) cui è affidato il compito di snellire l'intero procedimento legislativo. Per quanto riguarda il nodo coperture, nel documento viene messa in evidenza la necessità di ridurre la pressione fiscale mediante le risorse provenienti dalla spending review.