Società partecipate dallo Stato, ecco i nuovi vertici

Nella partita per la guida dell'Enel, il nome di Francesco Starace, attuale numero uno di Enel Green Power, è apparso sin dalle prime battute sia per il gradimento pressoché unanime di cui il manager romano sembra godere all'interno dell'esecutivo che per i brillanti risultati conseguiti dalla società, uno dei principali motori di crescita del colosso elettrico. La nomina di Starace va comunque interpretata anche alla luce delle sfide che attendono il gruppo e degli impegni assunti davanti al mercato, che si è sempre mostrato perplesso davanti a un ribaltone con l'innesto di un esterno. Starace, classe 1955 e una laurea in ingegneria nucleare al Politecnico di Milano, arriva all'Enel solo nell'autunno del 2000. Le sue prime esperienze lavorative, dopo una breve parentesi nel settore nucleare italiano, riportano al campo delle costruzione di centrali elettriche, con incarichi di peso crescente all'interno di società prima del gruppo GE e successivamente di ABB. Il manager capitolino ha poi vissuto all'estero per diversi anni prima negli Stati Uniti, sia in Arabia Saudita, che in Egitto e in Bulgaria. L'approdo nel colosso elettrico avviene, come detto, nel 2000 e, in Enel, Starace diventa responsabile dell'area di Business Power all'interno della divisione Generazione e Energy Management dalla sua creazione e, successivamente, alla fine del 2005 responsabile di una divisione di una nuova costituzione, la divisione Mercato. A Egp Starace arriva fin dalla nascita della compagnia, nel 2008: prima come presidente poi, nel settembre 2010, viene nominato amministratore delegato e, due mesi dopo, traghetterà la società verso l'Ipo. Un trampolino di lancio verso uno sviluppo che, negli anni successivi, non ha conosciuto soste e che ha visto Egp affermarsi anche oltreconfine, nei mercati emergenti, a cominciare dal Sudamerica.