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Questo articolo è stato pubblicato il 15 aprile 2014 alle ore 11:50.
L'ultima modifica è del 16 aprile 2014 alle ore 12:36.

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Le modalità dell'«attività socialmente utile di volontariato» che Berlusconi svolgerà in base all'articolo 47 della legge sull'ordinamento penitenziario, sono definite nelle prescrizioni stabilite dall'Uepe. Nei prossimi 10 mesi e 15 giorni, dunque, Berlusconi potrà continuare a svolgere attività politica, anche se per due anni (che diventano sei in base alla legge Severino) non potrà essere eletto nè votare alle elezioni per effetto dell'interdizione dai pubblici uffici. L'interdizione è stata stabilita insieme alla condanna a quattro anni per frode fiscale (tre dei quali cancellati dall'indulto) nel processo sui diritti tv Mediaset diventata definitiva dal primo agosto dello scorso anno.

Le regole da seguire
Nel periodo che trascorrerà in affidamento, Berlusconi dovrà seguire le prescrizioni imposte dal tribunale di sorveglianza. Si tratta di regole di comportamento da osservare scrupolosamente, pena la revoca dell'affidamento.

Entro 10 giorni dal deposito della sentenza dovrà presentarsi al direttore dell'Uepe (l'Ufficio esecuzione pene esterne, che sovrintende l'affidamento), davanti al quale sottoscriverà il verbale con i comportamenti che sarà tenuto a seguire. In base alle misure standard che solitamente vengono definite dall'Uepe, l'ex premier dovrà mantenere i contatti con il centro «relazionando con l'assistente sociale designato con la frequenza che l'Uepe stabilirà». Berlusconi non potrà compiere viaggi notturni né all'estero, non potrà frequentare pregiudicati o tossicodipendenti, non potrà lasciare la propria abitazione tra le 6 del mattino e 23 di sera, salvo autorizzazioni del magistrato di sorveglianza. Dovrà predisporre tutti gli accorgimenti necessari per agevolare i controlli delle forze dell'ordine, dovrà portare sempre con sé una copia del provvedimento del tribunale di sorveglianza.

L'agibilità politica
Dunque, nonostante le parziali limitazioni di tempo e di luogo, il problema dell'agibilità politica di Berlusconi, sollevato dai suoi avvocati e da alcuni esponenti di Forza Italia, non esiste. L'ex cavaliere potrà partecipare a comizi, manifestazioni, incontri politici ed elettorali e potrà rilasciare interviste.

Ma dovrà «rigare dritto» senza infrangere nessun articolo di legge e nessuna delle prescrizioni del tribunale di sorveglianza. In caso contrario la misura dell'affidamento in prova sarà revocata e per Berlusconi scatteranno gli arresti domiciliari.
Non solo. Alla fine del periodo di affidamento, il leader di Forza Italia dovrà passare ancora una volta sotto le forche caudine del tribunale di sorveglianza, che esaminerà il comportamento tenuto dal condannato nei dieci mesi precedenti. Se giudicherà che Berlusconi abbia contravvenuto alle norme o non abbia osservato le prescrizioni imposte potrà considerare non estinta la pena e mandarlo agli arresti domiciliari per un periodo che lo stesso tribunale stabilirà. Dunque, la strada non è affatto in discesa per l'ex premier.

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