Dimmi che lingua parli e ti dirò quanto risparmi... Con un sorprendente primato dell'italiano
Il tema era stato affrontato in vario modo da molto studiosi. Ma ora sta facendo discutere lo studio di Keith Chen sulle connessioni tra le strutture linguistiche delle lingue di alcuni e la loro attitudine a risparmiare. Un'indagine che divide economisti e linguisti
di Valentina Brini
3. Risparmio e lingua / Stati Uniti e Regno Unito
La ricerca mostra che il futuro sembra essere una terra straniera soprattutto per i Paesi linguisticamente abituati a concepirlo come un periodo distante nel tempo. È possibile che americani e inglesi risparmino poco a causa della loro grammatica? Secondo quanto sostenuto dall'economista, sì. L'inglese, infatti, è una lingua che prevede l'uso obbligatorio di forme grammaticali future (‘will' e ‘going to'). Ogni volta che si parla di futuro, inglesi e americani sono costretti a scindere questo periodo dal presente e trattarlo come una cosa visceralmente diversa. Questo fa apparire il domani come qualcosa di più lontano e, di conseguenza, sarà più difficile risparmiare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA