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Questo articolo è stato pubblicato il 29 aprile 2014 alle ore 10:02.
L'ultima modifica è del 29 aprile 2014 alle ore 17:30.

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Silvio Berlusconi (Ansa)Silvio Berlusconi (Ansa)

Vietti: Berlusconi su Napolitano scherza col fuoco
Un monito a Berlusconi arriva dal vicepresidente del Csm, Michele Vietti. A chi gli chiede un commento sulle ultime esternazioni dell'ex premier sul capo dello Stato, Vietti infatti risponde: «Chi pensa di far campagna elettorale utilizzando il presidente della Repubblica scherza col fuoco».

L'ex premier: gli italiani devono avere paura di Grillo
Intanto l'appuntamento con le elezioni Europee si avvicina e il leader di Forza Italia va all'attacco dei Cinque Stelle. I toni dello scontro politico si fanno sempre più accesi. Gli italiani «devono imparare ad avere molta paura di Grillo, lo si vede da modo in cui organizza la sua setta», ha affermato il leader di Forza Italia in un intervento a Mattino Cinque su Canale 5. E sull'appoggio alle riforme, Berlusconi ha annunciato: tra un anno e mezzo si andrà al voto.

Tra un anno e mezzo si andrà a votare
«Il desiderio della sinistra - ha spiegato - è di arrivare con questo governo al 2018 per non lasciare la poltrona, ma io credo che per come andrà l'economia tra un anno e mezzo si andrà a votare». Intanto i responsabili della struttura alle porte di Milano hanno anticipato che sarà comunicata domani mattina la data di arrivo di Berlusconi nel centro della Sacra Famiglia di Cesano Boscone per l'affidamento in prova.

Nuovo attacco alla magistratura
Anche nell'intervento di oggi a Mattino 5 Berlusconi ha criticato la magistratura. «Il 2011 è stato un anno di attacchi a partire dalla procura di Milano che ha calpestato il diritto alla privacy mia e di altre persone», ha sottolineato.

La Merkel? Aridatece Kohl
Dopo la polemica che è seguita alle sue dichiarazioni sui tedeschi che, ad avviso di Berlusconi, avrebbero difficoltà ad ammettere, l'ex premier ha fatto riferimento alla cancelliera tedesca Angela Merkel: «Lo posso dire in romanesco... "aridatece Kohl"».

Grillo come Hitler e Marx
Per l'ex Cavaliere il leader dell'M5s «ricorda Robespierre», ma «anche Marx che con Lenin e Stalin ha creato il regime più sanguinario della storia». Grillo «è il prototipo di questi signori, Hitler compreso. Ha detto che se arriverà primo vorrà avere in mano il governo del Paese, personaggi così vedono il nemico negli altri e lo distruggono anche fisicamente, impongono un regime dittatoriale».

Napolitano super partes? Lo dirà la storia
L'ex Cavaliere è poi tornato sulle critiche mosse al capo dello Stato. Napolitano super partes? «Lo dirà la storia - ha detto -, io dico la realtà delle cose: ho scoperto che lui spingeva Fini per mandarmi a casa, siamo venuti a scoprire che già in giugno riceveva Monti per fare un nuovo governo. Non so chi mi possa contraddire». Il Colle, ha ribadito, avrebbe dovuto concedergli la grazia: «L'ho detto a lui in faccia. Siccome sa che la sentenza Mediaset è assolutamente infondata e ingiusta ho detto: lei è garante della Costituzione, è risorsa di sicurezza, lei dovrebbe sentire il dovere morale di darmi la grazia, non posso chiederla io perché altrimenti ammetterei la colpa. Lei il ha potere monarchico di darla».

Io da rieducare? È cosa ridicola
I servizi sociali? «Si danno a chi deve essere rieducato e mandare un signore alla mia veneranda età, con tutto quello che ho fatto, sono stato quello che ha governato di più nella storia della Repubblica, più di De Gasperi, quello che ha presieduto più G8, pensare che si possa rieducare credo sia una cosa ridicola ma non per me, per il Paese».

Ho tenuto Alitalia in Italia: troppi dipendenti
Berlusconi ha parlato anche di Alitalia. «Ho tenuto Alitalia in Italia - ha sottolineato -, adesso è nei problemi, ma non è colpa del presidente del Consiglio, perché con 21 milioni di passeggeri trasportati all'anno impiega 14.000 collaboratori. Ryanair, con 61 milioni di passaggeri trasportati all'anno, lo fa con solo 6.000 collaboratori». L'ex presidente del Consiglio ha citato il salvataggio della compagnia aerea tra i successi dei suoi governi.

Escort: nessuna estorsione Berlusconi, archiviazione
Intanto è stata archiviata, per decisione del giudice dell'udienza preliminare, l'inchiesta che vedeva a Roma accusati per estorsione nei riguardi di Berlusconi l'ex direttore de 'L'Avanti' Walter Lavitola, l'imprenditore Giampaolo Tarantini e la moglie Angela Devenuto. Questi ultimi erano finiti nell'indagine per avere ricevuto da Berlusconi tramite Lavitola, la somma di 500 mila euro che, secondo l'accusa, era servita ad impedire che Tarantini facesse rivelazioni sulla vicenda delle escort che coinvolgeva Berlusconi.
Secondo il gup Costantino De Robbio l'archiviazione del procedimento si imponeva perchè «dalle indagini non sono emersi elementi sufficienti per avvalorare l'ipotesi accusatoria».

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