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Questo articolo è stato pubblicato il 03 maggio 2014 alle ore 08:11.

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MILANO
Mentre il nuovo reato di autoriciclaggio pare avviato a prendere finalmente forma – dopo i tanti stop and go degli ultimi mesi, il provvedimento potrebbe approdare al Consiglio dei ministri di mercoledì – tra le pieghe dell'iter che è in corso al Comitato ristretto istituito alla Camera sul disegno di legge per il rientro dei capitali sta maturando anche un clamoroso raddoppio della voluntary disclosure.
Nei progetti di legge che sono radicati a Montecitorio si sta, infatti, facendo strada l'ipotesi di aprire una via veloce – ma non condonatoria – per l'emersione del nero "storico" occultato in Italia.
Il percorso che porta al possibile "raddoppio" della "vd" (in realtà entrambe le versioni non sono altro che un'applicazione "declinata" dell'istituto stranoto del ravvedimento operoso) parte dalla considerazione che, se lo scopo è rimettere nel circuito dell'economia sana capitali oggi non facilmente utilizzabili, forse allora è l'occasione giusta per dare una chance anche a chi, nel tempo, il nero lo ha occultato in Italia tra cassette di sicurezza e cassaforti. Ipotesi, questa, che non trova smentite ufficiali: «Il problema di armonizzare il trattamento di chi ha trasferito risorse all'estero rispetto a chi lo ha fatto rimanendo tra i confini di casa esiste – dice Giovanni Sanga, il relatore ai progetti di legge passati in carico al Comitato ristretto – e questa è probabilmente l'occasione giusta per risolverlo».
Sanga sottolinea che in ogni caso la nuova versione (o versioni) dell'emersione dei capitali «non sarà un condono, ma un'applicazione aggiornata del ravvedimento operoso. Credo che questo non solo potrebbe sbloccare risorse congelate ed "estraniate" dal sistema economico da tempo, ma anche incontrare la convenienza di chi desidera rimettere in circolo i propri risparmi».
Armonizzare l'eventuale "dichiarazione di emersione" (per averi detenuti all'estero ovvero italiani) probabilmente comporterà l'adeguamento verso la soglia minima del periodo di accertamento fiscale che farà da riferimento all'operazione: del tempo breve beneficerebbe in sostanza chi sta – o meglio "ha" risorse – in paesi black list, a cominciare dalla Svizzera.
Il rischio di trattare in modo iniquamente eguale situazioni molto diverse tra loro si staglia, invece, in materia di autoriciclaggio, in particolare nella formulazione della nuova norma attesa per mercoledì.
Le ipotesi al vaglio del legislatore sono almeno quattro (si veda Il Sole 24 Ore del 12 aprile) ma appare ormai chiaro che dai lavori di plurime commissioni uscirà una linea il più possibile soft. Ufficialmente non trapela nulla, anche se nei corridoi di Montecitorio si dà già per scontata l'esclusione dell'ipotesi di "auto-reimpiego" del denaro sottratto al Fisco.
In sostanza non basterà aver utilizzato il nero per comprarsi il fuoristrada o la barca per vedersi incriminati di un reato che, nelle bozze, potrebbe arrivare fino a 12 anni di reclusione.
Anche su questo terreno l'esigenza del legislatore è tener separato l'aspetto della "pulizia rigenerativa" del denaro – che porta comunque in contesti di criminalità, per quanto di altissimo profilo tecnico/professionale – da vicende che hanno inizio e fine in un ambito di mera infedeltà fiscale.
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IL MECCANISMO
Il nero in Italia
Nei progetti di legge che sono radicati a Montecitorio si sta facendo strada l'ipotesi di aprire una via veloce – ma non condonatoria – per l'emersione del nero "storico" occultato in Italia
Il ravvedimento
La nuova versione (o versioni) dell'emersione dei capitali non sarà un condono, ma un'applicazione aggiornata del ravvedimento operoso. L'obiettivo è sbloccare risorse congelate ed "estraniate" dal sistema economico da tempo, ma anche incontrare la convenienza di chi desidera rimettere in circolo i propri risparmi
L'armonizzazione
Armonizzare l'eventuale "dichiarazione di emersione" (per averi detenuti all'estero ovvero italiani) probabilmente comporterà l'adeguamento verso la soglia minima del periodo di accertamento fiscale che farà da riferimento all'operazione

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