Ecco come incassare il bonus di 80 euro grazie ai fondi pensione (e incassare un assegno pensionistico più alto) in quattro mosse
Non tutti potranno incassare il bonus previsto dal Dl 66/2014 emanato dal governo Renzi: ci sono precise soglie di reddito oltre le quali non è prevista nessuna "restituzione" fiscale. Ma grazie all'adesione a un fondo pensione, secondo un'elaborazione di Mefop, è possibile per molti lavoratori beneficiare del bonus 80 euro e incassare quando si smetterà di lavorare una pensione più alta
di Marco lo Conte
1. Bonus 80 grazie ai fondi pensione / Chi può beneficiarne
Chi dichiara redditi oltre i 26mila euro l'anno non potrà beneficiare del bonus previsto dal governo e gli 80 euro pieni li potrà incassare solo chi guadagna tra gli 8mila e i 24mila euro (il bonus annuo scende a soglie inferiori per i redditi intermedi fino a 26mila euro). Molti lavoratori che guadagnano qualche migliaio di euro in più – esclusi di fatto dal bonus – possono però rientrare entro le soglie indicate dal decreto 66/2014 grazie all'adesione a un fondo pensione complementare e alla conseguente possibilità di dedurre i contributi volontari e datoriali versati (il Tfr versato al fondo non è fiscalmente deducibile). Chi aderisce alla previdenza complementare infatti può ridurre dal proprio imponibile ai fini fiscali fino a 5164,57 euro l'anno. Chi guadagna quindi fino a 31.164,57 euro, di conseguenza, e sfrutta al massimo il beneficio fiscale previsto dalla normativa può rientrare tra i beneficiari del bonus, quanto meno al livello più alto di basso di "restituzione fiscale" ossia 160 euro l'anno. Minore sarà il reddito e – a pienezza di utilizzo del beneficio fiscale - maggiore sarà il bonus fino ai fatidici 80 euro, che potrà incassare anche chi guadagna 29.164,57 e aderisce a uno strumento di previdenza complementare. E' il caso di ricordare che il bonus è da suddividere per le mensilità da maggio a dicembre 2014, nell'ipotesi che il lavoratore dipendente lavori per tutto l'anno.
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