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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2014 alle ore 08:30.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 15:31.

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Fortunatamente ci sono modi migliori per affrontare la disuguaglianza dei Paesi ricchi continuando a stimolare la crescita a lungo termine della domanda di prodotti provenienti dai Paesi in via di sviluppo. Per esempio, passare a una tassa sui consumi relativamente fissa (con una grande deducibilità per garantire la progressività) sarebbe un modo molto più semplice ed efficace di tassare l'accumulo di ricchezza, soprattutto se il Paese di residenza fiscale è collegato al luogo in cui il reddito è stato guadagnato.

Un'imposta progressiva sui consumi è relativamente efficace e non distorce le scelte di risparmio come stanno facendo le imposte sul reddito. Perché cercare di passare a un'improbabile imposta patrimoniale quando vi sono alternative per favorire la crescita e l'aumento di reddito e con un'esenzione molto elevata potrebbe essere resa progressiva? Oltre a una patrimoniale globale, Piketty caldeggia per gli Stati Uniti un'imposta marginale sul reddito dell'80 per cento. Pur essendo convinto che negli Usa sia necessaria una tassazione più progressiva, in particolare per la fascia più alta che corrisponde allo 0,1 per cento, non capisco come Piketty possa credere che un'imposta dell'80 per cento non provocherebbe distorsioni significative, soprattutto se quell'ipotesi contraddice il grande lavoro dei premi Nobel Thomas Sargent ed Edward Prescott.

Ci sono diverse politiche praticabili che possono essere adottate per ridurre la disuguaglianza, oltre a un'imposta progressiva sui consumi. Per gli Stati Uniti in particolare, Jeffrey Frankel della Harvard University ha proposto l'eliminazione dell'imposta sui salari per i lavoratori a basso reddito, un taglio delle detrazioni dei lavoratori ad alto reddito e tasse di successione più alte. Un'istruzione prescolastica globale stimolerebbe la crescita a lungo termine così come una maggiore attenzione alla formazione continua dell'adulto (mia precisazione) attraverso corsi online per esempio. La carbon tax contribuirebbe a ridurre il riscaldamento globale portando al tempo stesso a un aumento dei redditi elevati.

Dando per buona la premessa di Piketty secondo la quale la lotta alla disuguaglianza sarebbe ancora più prioritaria della crescita, è bene rammentare che molti cittadini dei Paesi in via di sviluppo dipendono dalla crescita dei Paesi ricchi per uscire dalla povertà. Il problema più grande del XXI secolo continua a essere la povertà estrema in Africa come altrove. L'élite straricca, ovvero l'0,1 per cento, dovrebbe pagare tasse molto più alte, ma non dimentichiamo che nella lotta alla disuguaglianza nel mondo il sistema capitalista ha segnato trent'anni straordinari.

(Traduzione di Francesca Novajra)

© PROJECT SYNDICATE, 2014

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