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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2014 alle ore 14:28.

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«Oggi, a distanza di 11 mesi – scrive Sky al Cdr di Sky Tg24 - si deve registrare l'assenza di risultati concreti rispetto a un obiettivo che dovrebbe essere primario per chi si occupa di tutelare gli interessi dei lavoratori e della categoria, e cioè offrire ai 13 colleghi una soluzione occupazionale stabile». Quanto precede si è verificato purtroppo in più occasioni nel corso di questa vicenda. In primo luogo, dopo l'ipotesi di accordo sottoscritta sia dall'azienda che dal Cdr in data 28 gennaio 2014, nella quale si era trovata una formulazione condivisa sulla contribuzione per la stabilizzazione dei colleghi (anche basata sull'utilizzo di ferie e permessi), ipotesi di accordo poi di fatto annullata dalla posizione sindacale sulla presunta illegittimità di tale approccio. Ancora, si verifica oggi quando, poco prima della votazione di una nuova ipotesi di accordo basata sul meccanismo della parziale contribuzione volontaria, in data 12 maggio è stata emessa una comunicazione del dipartimento sindacale di Fnsi che ha apertamente contraddetto in senso negativo i contenuti dell'ipotesi definita tra Sky e il Cdr, che pur recepiva indicazioni esplicite delle strutture tecniche della stessa di Fnsi.

E ancora una volta, proprio in questi giorni mentre doveva esprimersi il voto definitivo dell'assemblea, ecco il tempestivo invito della Federazione a posticipare nuovamente la decisione sull'accordo, considerando la possibile emanazione a brevissimo di provvedimenti di riduzione del costo del lavoro a favore delle stabilizzazioni.
Tutto ciò non corrisponde all'esigenza di chiarezza con cui una azienda deve prendere le sue decisioni per poter esistere in un mercato sempre più competitivo, nel quale ha sempre riconfermato il proprio impegno a investire e creare occupazione ma che deve oggi necessariamente porsi la domanda sulla sostenibilità di tale approccio anche per il futuro.
Pertanto, esclusivamente considerando il lavoro e l'impegno dedicato a questa difficile vertenza dal Cdr, nostro primo interlocutore, ma anche con la ferma volontà di ristabilire il corretto quadro delle relazioni alla luce di come si è svolta l'intera vicenda, siamo disponibili a ricevere una vostra definitiva comunicazione di approvazione o rifiuto dell'accordo nella sua ultima formulazione, entro e non oltre la giornata di venerdì 16 maggio. Oltre tale data l'azienda si riterrà libera da ogni ulteriore impegno per la prosecuzione della trattativa.

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