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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2014 alle ore 08:13.

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Forse non è necessario essere così tragici, ma occorre, per contro, evitare anche fughe in avanti, immaginando utopicamente altre forme di vita basate sull'avvento di un'epoca di "abbondanza frugale", in cui si rinunci al superfluo in cambio della riscoperta di aspirazioni, valori e modelli di esistenza diversi da quelli vigenti, che vanno dalla rivalutazione dell'amicizia alla convivialità, dalla serenità alla lentezza, dal piacere della conoscenza a quello del silenzio, dal rifiuto del consumismo alla promozione dello spirito del dono e della gratuità. Sebbene queste generose proposte costituiscano un ulteriore sintomo dell'insostenibilità delle condizioni attuali e della conseguente esigenza di una svolta radicale, è difficile capire se abbiano, specie in Occidente, una qualche intrinseca consistenza e attualità o non si tratti, invece, di processi che implicano molti decenni o secoli.
La nostra situazione è grave e getta individui, comunità e popoli in preda di paure in parte diverse, ma certamente non peggiori di quelle che hanno attanagliato gli animi in tutta la storia passata e, parlando di epoche più vicine a noi, nella prima metà del Novecento. Siamo usciti da crisi e sofferenze maggiori, ci riusciremo ancora?
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festival a pistoia
Sabato 24, ore 12 piazza del Duomo, Remo Bodei interverrà alla V edizione di Pistoia - Dialoghi sull'uomo, festival di antropologia del contemporaneo promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia (23-25 maggio; www.dialoghisulluomo.it). La manifestazione, ideata e diretta da Giulia Cogoli, ha come tema Condividere il mondo. Per un'ecologia dei beni comuni. Nell'incontro Un mondo condiviso, un'utopia? Bodei parlerà sulla diversa distribuzione delle risorse sul pianeta e sul problema etico e pratico del loro controllo e sfruttamento in un'ottica di umana sostenibilità.

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