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Questo articolo è stato pubblicato il 19 maggio 2014 alle ore 07:33.

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(Reuters)(Reuters)

New York - È stata tenuta a battesimo una nuova mega-acquisisizione nei media e nelle telecomunicazioni: per 49 miliardi di dollari la AT&T ha rilevato nel fine settimana il colosso della televisione satellitare DirectTv, creando un nuovo protagonista assoluto in grado di unire Internet e telefonia mobile, piccolo schermo e video-streaming.

La nuova società, se avrà il via libera di autorità ormai oberate dal nuovo boom delle fusioni da esaminare, potrà vantare un esercito di 26 milioni di abbonati in particolare ai servizi di Pay Tv, alle spalle dei 30 milioni rivendicati da un altro recente mega-merger nel settore, quello tra Comcast e Time Warner Cable per 42 miliardi che salgono quasi a 70 una volta sommanti il debito. Proprio quella fusione secondo gli analisti ha spinto AT&T a muoversi senza indugi alla conquista di DirectTv.
AT&T, sotto la guida di Randall Stephenson, era da tempo alla caccia di una preda nel clima di crescente concorrenza e consolidamento nel settore delle Tlc e dei mass media. Inizialmente AT&T aveva tuttavia guardato anzitutto a opportunità in Europa. L'operazione domestica con DirectTv era però a sua volta da tempo in considerazione, e nelle ultime settimane i negoziati si sono intensificati filtrando sulla stampa.

AT&T ha accettato di pagare 95 dollari per ciascuna azione di DirectTv, leader nella tv satellitare americana davanti a Dish Networks di Charlie Ergen che ora potrebbe a diventare lei stessa preda appetibile. La transazione avverrà in titoli, pari a 66,5 dollari, e in contanti, per 28,5 dollari. Un prezzo complessivo che ne fa la seconda maggior acquisizione nella storia del gruppo, dietro agli 85 miliardi pagati nel 2006 per la compagnia telefonica BellSouth.
Le società di televisione satellitare sono sotto pressione per la debolezza nel cruciale segmento del broadband, dei servizi di accesso a Internet ad alta velocità oggi in forte sviluppo. Il mercato della Pay Tv, isolato, appare invece stagnante. Da parte loro le società di Tlc sono alla caccia di nuove strade di espansione multimediale e di nuovi contenuti, per venire incontro all'esplosione della domanda di innovativi servizi quali lo streaming di video. Il successo di un gruppo quale Netflix ne è testimonianza. L'anno scorso AT&T cercò anche di conquistare senza riuscirvi Hulu, rivale di Netflix. Una rafforzata presenza nell'offerta televisiva potrebbe consentire ad AT&T migliori termini finanziari e influenza nel trattare con produttori e fornitori di programmi. Non tutti gli osservatori sono però convinti che l'acquisizione di DirectTv rappresenti una significativa conquista strategica.

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