Giacca e cravatta sono ancora obbligatorie in ufficio? Mode (e modi) per essere perfetti al lavoro

Anche la scelta del look in ufficio è da calibrare, perché quello "richiesto" segue sempre lo stile dell'azienda, formale o sporty che sia; in genere viene "suggerito" dal capo: se lui indossa abito elegante e scarpe inglesi come fossero una divisa (o lei il tailleur d'ordinanza), è improbabile che sneakers o jeans con gli strappi siano apprezzati; se invece il boss è un patito di golf colorati e pantaloni fashion, via libera alla creatività abolendo i completi troppo seri che farebbero molto (troppo) "prima comunione".

Non occorre stravolgere il proprio stile: è possibile rimanere se stessi apportando qualche piccola modifica. D'altronde gli italiani fanno scuola quando si parla di stile: da un recente sondaggio (Skyscanner) i nostri connazionali sono considerati a livello europeo gli uomini più eleganti, seguiti da francesi, inglesi, spagnoli e scandinavi. Fanalino di coda i tedeschi, sarà forse colpa di quei sandali tanto comodi quanto orrendi. Da verificare poi in ogni ufficio il dress-code per il venerdì: se è previsto il casual – abitudine importata dagli USA, in genere nei gruppi in cui, in settimana, è d'obbligo un abbigliamento molto formale – consente di indossare capi sportivi per partire, finito il lavoro, per il weekend (quando lo stipendio lo permette, altrimenti si sta solo comodi, che è già un vantaggio).