Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2014 alle ore 06:14.
L'ultima modifica è del 26 maggio 2014 alle ore 17:50.

My24
(Afp)(Afp)

Matteo Renzi è uno dei leader «più giovani e meno esperti, non era stato eletto né aveva avuto un mandato», ma ottiene una vittoria "pro-Europa", riferisce il corrispondente della Bbc Alan Johnston . «La notte è stata del giovane riformista Matteo Renzi, che rimane uno che crede nel sogno europeo».

Politico "carismatico", capace di ottenere voti a destra e a sinistra, il Primo ministro italiano Matteo Renzi ha vinto la sfida del comico Beppe Grillo, scrive il Telegraph. Ma Renzi, aggiunge, «non celebrerà troppo, poiché la luna di miele del suo governo sembra attenuarsi, mentre cerca di portare avanti un pacchetto di riforme per risollevare la sclerotica economia italiana». E le riforme sembrano avere perso un po' di spinta.
Quanto a Grillo, secondo il Telegraph, «non ha fatto dell'anti-europeismo la sua politica principale, come invece ha fatto il britannico Ukip», ma ha detto che avrebbe spinto per un referendum sull'abbandono dell'euro. Anche Berlusconi ha criticato l'euro, ricorda il quotidiano. E perfino Renzi, osserva, ha cercato di sfruttare la crescente sfiducia in Italia verso l'Europa , dicendo che l'Unione sta facendo poco per aiutare l'Italia a salvare i migranti nel mediterraneo, mentre era occupata a salvare le banche.

L'Economist fa notare che anche se nell'Ue i partiti tradizionali pro-Europa sono stati indeboliti, hanno sempre una maggioranza di due terzi nel Parlamento europeo. «In Italia, dove la politica è stata più frammentata che negli altri Paesi, il Partito Democratico è stato galvanizzato dal riformista Matteo Renzi», in contrasto con il rampante euroscettiscismo dell'Unione.

«Renzi ha superato il suo primo test elettorale», titola il quotidiano economico francese Les Echos: si era prefissato un obiettivo del 30% per il primo test di fronte al M5S di Beppe Grillo. Ma nell'insieme, «gli elettori europei hanno manifestato la loro sfiducia verso i governi che hanno applicato politiche di austerità». Un «successo considerevole», titola ancora Les Echos: «Meno di tre mesi dopo il suo arrivo al potere, Matteo Renzi ha vinto con facilità il suo primo battesimo del fuoco elettorale, ampliando lo scarto con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo».

Renzi "trionfa" mentre Grillo "perde terreno", lancia l'agenzia Reuters, ripresa tra gli altri dal Chicago Tribune. E' uno dei migliori risultati mai ottenuti dal partito italiano di centrosinistra e "un trionfo" per il 39enne Renzi, l'ex sindaco di Firenze che non aveva mai affrontato un'elezione a livello nazionale, dimostrandosi un maestro nelle performance televisive, "con un modo di parlare tipo fuoco a ripetizione, in contrasto con il linguaggio oscuro di molti politici italiani più vecchi". È una "pungente sconfitta" per Grillo, anche se il suo movimento "turbolento e non convenzionale" rimane una forza nella politica italiana, dopo il crollo di Berlusconi.

«Il "cannibale" Renzi trionfa sui Grillini», titola Die Welt, che parla senza mezzi termini di "trionfo" per Renzi. È lui il "chiaro vincitore" delle europee. Ma, aggiunge il quotidiano tedesco, «la forza di Renzi è anche un problema per il suo governo«: Renzi è forte, i suoi partner sono deboli. Il buon risultato del premier ha quindi un rovescio della medaglia: Renzi ha poche opzioni per le alleanze.

La vittoria schiacciante dei Democratici di Renzi – nota il Financial Times a risultati quasi completi – contrasta con il trend euroscettico in Europa, rafforza le prospettive di riforme del Primo ministro in patria e dà a Roma una voce più forte a Bruxelles. Stando all'opinione più diffusa, il voto «conferisce un mandato di legittimità popolare a Renzi», ribadisce il Ft. I mercati hanno accolto bene i risultati. Il Pd potrebbe anche diventare il più ampio nel gruppo socialista del Palamento europeo. «Renzi può guardare la Merkel negli occhi come il più importante leader della sinistra europea», ha commentato Michele Emiliano, sindaco Pd di Bari, dicendo che l'Italia deve cambiar il fiscal compact e tirare l'Europa fuori dall'austerità.

Le Monde sottolinea poi la «netta vittoria di Matteo Renzi». «La vittoria del centrosinistra è prima di tutto quella del nuovo Primo ministro. Designato il 22 febbraio, dopo avere rottamato le vecchie glorie del partito e pugnalato il suo predecessore, Enrico Letta, il giovane Matteo Renzi aveva a suo credito solo la vittoria al Comune di Firenze nel 2009 e quella delle primarie del Pd nel dicembre 2013. Ma gli mancava l'unzione di un vero scrutinio nazionale. Oggi è cosa fatta…»

Sul Guardian, Lizzy Davies evidenza la sorpresa diffusa per la misura del trionfo di Renzi. Una vittoria che «dà a Renzi non solo un forte mandato in Europa, mentre l'Italia si appresta ad assumere la presidenza del Consiglio Ue, ma anche la benedizione delle urne necessaria a un Primo ministro che ha preso il potere in un cosiddetto colpo di palazzo e che non è nemmeno stato eletto nel Parlamento nazionale».

Shopping24

Dai nostri archivi