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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2014 alle ore 10:25.
L'ultima modifica è del 30 maggio 2014 alle ore 14:35.

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Urgenti interventi contro la corruzione e per l'efficienza della Pa
Il sistema economico italiano vanta un elenco lungo di carenze ma ci sono aree in cui sono necessari interventi «urgenti» come «la tutela della legalità e l'efficienza della pubblica amministrazione». Secondo Visco «corruzione, criminalità, evasione fiscale, oltre a minare alla radice la convivenza civile, distorcono il comportamento degli attori economici e i prezzi di mercato, riducono l'efficacia dell'azione pubblica, inaspriscono il livello della tassazione per coloro che adempiono ai propri doveri, comprimono gli investimenti produttivi e la generazione di nuove occasioni di lavoro». Allo stesso tempo, si legge nelle considerazioni finali, il «buon funzionamento della PA migliora l'operare dei mercati e la concorrenza, riduce i costi delle imprese, si riflette favorevolmente sulla qualità e sul costo dei servizi pubblici e, per questa via, sul carico fiscale».

Imprese, Visco: debiti Pa a 75 miliardi
«Non abbiamo informazioni definitive sui debiti della Pa verso le imprese» ha chiarito Visco nel suo intervento in assemblea. «Secondo le stime di Bankitalia lo scorso anno i debiti erano a 90 miliardi, adesso abbiamo una cifra intorno a 75 miliardi» ha aggiunto.

Imprese vulnerabili, tanti debiti e dipendono da banche
Le imprese italiane mostrano segnali di vulnerabilità dal punto di vista finanziario, perchè sono molto indebitate e dipendenti dal credito bancario. Secondo Visco «l'indebitamento elevato e la dipendenza dal credito bancario sono segnali di vulnerabilità finanziaria per le imprese italiane». «Con quasi 1.300 miliardi di debiti finanziari - ha spiegato il governatore nelle Considerazioni finali all'assemblea annuale della Banca d'Italia - e 1.600 di patrimonio netto, il complesso delle aziende italiane ha una leva del 44%; il credito bancario rappresenta il 64% dei debiti complessivi. Per l'area euro queste grandezze sono decisamente più basse, in media pari al 39% e al 46%».

Banche aggregazioni possono facilitare recupero efficienza
«Aggregazioni fondate su solidi presupposti economici e su logiche di mercato potranno facilitare i processi di recupero di efficienza» ha messo in evidenza il Governatore aggiungendo che Via Nazionale ne «valuta la rispondenza ai requisiti regolamentari e ai criteri di sana e prudente gestione».

Banche, debolezza governance favorisce «mala gestio»
«Le crisi aziendali spesso si associano con debolezze dei sistemi di governo societario, che possono favorire episodi di 'mala gestiò» ha avvertito il governatore commentando le recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto importanti istituti di credito ed è tornato a chiedere «l'attribuzione alla Banca d'Italia del potere di rimuovere - quando necessario e sulla base di fondate evidenze - gli amministratori di una banca dal loro incarico». In questo modo, ha sottolineato, «la nostra azione diverrebbe ancora più incisiva». Secondo Visco, «rapporti stretti con il territorio di riferimento sono, per molte banche medie e piccole, una fonte di stabilità, che si riverbera a beneficio dell'economia locale. Tuttavia», ha rilevato il governatore, «un'interpretazione fuorviante di questi rapporti può distorcere l'erogazione del credito, mettendo a rischio la solidità dei bilanci bancari e l'allocazione efficiente delle risorse. Casi di questo genere divengono più probabili in presenza di una recessione prolungata come quella che abbiamo attraversato. Operiamo per indurre le banche a rafforzare i presidi aziendali, organizzativi e di governo societario al fine di prevenire degenerazioni nei rapporti di credito con la clientela, a correre ai ripari quando queste si siano manifestate».

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