Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2014 alle ore 08:11.

My24

SOFFERENZE
Per Visco «il principale ostacolo all'offerta di finanziamenti è tuttora costituito dall'elevato rischio di credito». I prestiti bancari all'economia deteriorati sono saliti al 10%, di cui il 4% è costituito dalle sofferenze. Nel 2013 la qualità del credito è peggiorata, anche se il deterioramento «ha iniziato a ridursi dagli ultimi mesi dello scorso anno». Il flusso di nuove sofferenze bancarie è stato pari a 50 miliardi (contro i 39 nel 2012 e 32 nel 2011). Dopo aver raggiunto un massimo nel secondo trimestre dell'anno, le nuove sofferenze in rapporto ai prestiti si sono lievemente ridotte a fine 2013 al 2,8 per cento. Il loro andamento è quasi interamente riconducibile ai prestiti alle imprese. Per queste ultime il tasso di ingresso in sofferenza era pari al 4,7% nel quarto trimestre dello scorso anno.
BANCHE
Nell'ultimo biennio, ha ricordato Visco, Bankitalia ha condotto «340 verifiche ispettive su banche a cui fa capo l'80% del totale dei fondi intermediati. In 63 casi abbiamo rilevato gravi carenze nei profili di governance. In 45 di questi sono emerse irregolarità di possibile rilievo penale». Per questo il governatore ha sottolineato: «La nostra azione diverrebbe ancora più incisiva con l'attribuzione del potere di rimuovere – quando necessario e sulla base di fondate evidenze – gli amministratori». Sugli stress test sui bilanci delle banche, Visco ha detto: nei casi in cui emergerà «la necessità di adeguare i coefficienti patrimoniali», si potrà ricorrere alla «mancata distribuzione di utili alla cessione di attività non strategiche, al taglio dei costi, all'aumento del capitale».
CREDITO PER LE PMI
RIFORME E ATTUAZIONE
«Sarà ampliata la gamma dei prestiti utilizzabili a garanzia del rifinanziamento presso l'Eurosistema con innovazioni nelle caratteristiche dei contratti che consentiranno alle banche di stanziare tipologie di prestiti come le linee di credito in conto corrente», che sono molto diffuse tra le aziende più piccole. Lo ha annunciato ieri Visco. Sarà permesso, in aggiunta, l'uso di portafogli di crediti con una gestione più flessibile del collaterale e con minori scarti di garanzia, includendo i mutui ipotecari concessi alle famiglie. Infine per Visco «anche la ripresa del mercato delle cartolarizzazioni può contribuire a riattivare il credito all'economia». L'uso delle linee di credito come collaterale Bce consentirà alle banche di disporre di maggior liquidità a minor costo per finanziare le Pmi.
«Perché il miglioramento si consolidi va messo a frutto quanto intrapreso, avanzando con decisione lungo la strada delle riforme». Il messaggio di Visco è netto: non c'è vera ripresa senza un deciso processo riformatore, che ha però bisogno di regole certe. Perché «politiche di ampio respiro vanno inserite in un quadro chiaro e organico di interventi». Che manca ancora, come avverte la Relazione annuale. Il nuovo Pnr 2014 resta indefinito e soprattutto non indica «le modalità di attuazione» che, nel recente passato, «si sono rivelate il principale punto debole» nel cammino delle riforme. Il riferimento è alle norme dei governi Monti e Letta per i quali a dicembre era stato adottato solo il 48 e il 15% dei decreti attuativi. Dati saliti ad aprile – secondo l'ultimo Rating 24-Il Sole 24 Ore – al 58,4 e 17,7%.
Piano organico di riforme ma resta il nodo attuazione
LE REAZIONI DEI BANCHIERI
Carlo Messina Amministratore delegato Intesa San Paolo
«Importante chiarimento sulla rivalutazione delle quote Bankitalia: è stata un'operazione nell'interesse collettivo»
«Visco dice che la pressione fiscale sulle banche in Italia è eccessiva e bisogna riflettere su questo»
«Spunti interessanti sulla necessità di crescere in termini di dimensione e capitale, c'è apertura al governo»

Shopping24

Dai nostri archivi