E se mi inventassi un secondo lavoro? Ecco come si fa
In un Paese in cui 7 milioni di persone vorrebbero lavorare ma non trovano opportunità ci sono anche quelli che, pur avendo un lavoro, se ne inventano un secondo. Perché la crisi aguzza l'ingegno…
di Betta Andrioli
3. Secondo lavoro/Le invenzioni di Archimede 2.0
(Corbis)
Gli italiani sono un popolo di ingegnosi inventori: con 2.239 brevetti l'anno (dati delle ultime rilevazioni) il nostro Paese si piazza al quarto posto in Europa e al sesto a livello mondiale, nella classifica guidata dagli Usa. Basta un'idea vincente – che però è tutelabile solo se "materializzata" con un progetto accurato – e il ritorno economico potrebbe diventare di grande entità.
Si brevetta di tutto: dai congegni ai supporti fisici, dai disegni ai marchi, e poi si decide se tentare la strada (in salita) della produzione in proprio oppure se tentare di vendere ad aziende, nazionali e internazionali.
A sorpresa, non è il Sud a spiccare in Italia per la creatività legata alle invenzioni: le regioni che registrano più brevetti sono Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Con buona pace di chi pensa che al Nord la fantasia sia soffocata dalla produttività.
Gli inventori in Italia sono circa 130.000 e alla base della loro (quasi sempre seconda) attività c'è una grande passione, la curiosità senza limiti, un avvincente spirito legata alla sfida intellettuale.
Se siete tra loro e avete qualcosa nel cassetto – dal prototipo di un lucchetto antiscippo a quello per un cuscino ad hoc per chi soffre di cervicale – prima di tutto fate un'accurata ricerca: è fondamentale verificare che quell'idea geniale non l'abbia già inventata qualcun altro (!). Se così non fosse, cliccate subito il sito dell'Ufficio italiano marchi e brevetti, presso il ministero dello Sviluppo per muovere i primi passi e tutelare la vostra preziosa invenzione.
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