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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2014 alle ore 21:36.
L'ultima modifica è del 21 giugno 2014 alle ore 10:15.

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21 senatori scelti dalle Regioni tra i sindaci
Dei 95 senatori "territoriali", 74 verranno scelti dai Consigli regionali, e 21 saranno eletti dagli stessi Consigli regionali e dai Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano «fra i sindaci dei comuni della Regione, nella misura di uno per ciascuna». La durata del mandato dei senatori coinciderà con quella degli organi delle istituzioni territoriali nelle quali sono stati eletti.

Ancora da sciogliere "nodo" del sistema di elezione dei senatori
L'intesa non scioglie il nodo del metodo di elezione, rinviando a una successiva legge ordinaria. Gli emendamenti prevedono infatti che una futura legge approvata da entrambe le Camere siano «disciplinate le modalità di elezione dei membri del Senato tra i consiglieri regionali e i sindaci, nonché quelle per la loro sostituzione, entro sessanta giorni, in caso di cessazione dalla carica elettiva regionale o locale».

Finocchiaro (Pd): ora possibile voto in Aula entro luglio
Soddisfatta per il risultato, che apre la strada aall'approvazione in prima lettura, anche la presidente Anna Finocchiaro, convinta che ora la I commissione di palazzo Madama possa davvero « cominciare a discutere e a votare per garantire quei tempi che avevamo promesso ed arrivare al voto in aula entro luglio». E conclude: «Credo che nelle condizioni date abbiamo fatto un buon lavoro». Il termine per i subemendamenti alle proposte di modifica dei relatori scadrà mercoledì prossimo alle 12.

Emendamento per snellire iter legislativo Camera-Senato
Un altro emendamento punta a snellire il processo legislativo, ovvero dell'iter di formazione delle leggi, fissando nuovi termini e modalità per il passaggio dei provvedimenti dalla Camera al Senato. «Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo - si legge - Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati, entro i successivi venti giorni, si pronuncia in via definitiva». «Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata».

Corsia preferenziale su richiesta del Governo
Previsto anche il divieto di approvare emendamenti estranei all'argomento dei decreti durante il loro esame parlamentare, mentre il governo potrà chiedere alla Camera di approvare entro sessanta giorni un suo disegno di legge.

Su Autonomie Camera può non attenersi ad indicazioni del Senato
Sulle leggi che attengono a Regioni, Province, Città e Città metropolitane la Camera «può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei suoi componenti». L'emendamento proposto dai relatori fa riferimento precisamente ai «disegni di legge che dispongono nelle materie di cui agli articoli 114, terzo comma, 117, commi secondo, lettera u), quarto, sesto e decimo, 118, quarto comma, 119, 120, secondo comma e 132, secondo comma».

Cambia la "base elettorale" del presidente della Repubblica
In base agli emendamenti Calderoli-Finocchiaro, il presidente dela Repubblica verrà eletto dai 630 deputati, 100 senatori e da tre delegati di ciascuna Regione (scelti con principio di parità di genere). La Camera eleggerà tre giudici della Corte costituzionale e il Senato due.

Nuove competenze di Regioni e Stato
L'accordo riscrive il titolo V della Costituzione, che definisce i poteri dello Stato e delle Regioni. Eliminata tutta la parte della legislazione concorrente tra Regioni e Stato, eliminando così i motivi di conflitto. Tornano di competenza esclusiva dello Stato materie come produzione, trasporto e distribuzione nazionali energia, le grandi reti di trasporto di interesse nazionale. Dalla Costituzione scompaiono una volta per tutte le Province.

Tornano le immunità parlamentari
Gli emendamenti confermano anche per i senatori le attuali immunità parlamentare che copre i parlamentari da arresto, intercettazioni, perquisizioni. Una norma, questa, destinata far discutere, dal momento che nel testo base del provvedimento del governo non c'era. Sul fronte dei costi della politica, introdotto il principio secondo cui i consiglieri eletti nelle Regioni non potranno guadagnare più dei sindaci.

Legge elettorale e minoranza parlamentare
Prima di far entrare in vigore una riforma elettorale la minoranza parlamentare (i due quinti della Camera o del Senato) potrà chiedere un giudizio di legittimità preventiva della Corte costituzionale.

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