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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2014 alle ore 08:11.

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Inoltre, un'infrastruttura complessa avrà più fornitori, sia nazionali che esteri, e potrà creare un indotto nazionale. Facendo investimenti importanti nel nostro paese, le imprese multinazionali potrebbero localizzare in Italia attività ad alto valore aggiunto, come attività di ricerca. Infine, in questi settori gli investimenti più importanti sono in capitale umano, e poco importa se gli ingegneri e gli informatici che sviluppano le nostre infrastrutture digitali sono dipendenti di Google o di Poste Italiane.
In secondo luogo, occorre facilitare l'accesso ai dati in possesso della Pa e rendere meno restrittiva la legislazione a tutela della privacy. I dati che confluiranno sui portali della Pa possono essere sfruttati per offrire servizi di mercato e per valutare e migliorare i servizi pubblici.
Ad esempio una start-up inglese, Mastodon-C, ha analizzato le prescrizioni di una classe di farmaci, scoprendo differenze nelle prescrizioni del prodotto di marca rispetto al generico non spiegabili da esigenze terapeutiche, e ha fatto risparmiare centinaia di milioni alla sanità britannica. Le rilevazioni elettroniche giornaliere dei consumi energetici delle famiglie possono essere sfruttate per ottimizzarne l'allocazione intertemporale.
In Italia, i dati Invalsi potrebbero essere usati per fornire alle famiglie informazioni sulla qualità delle singole scuole, così come sta avvenendo con il Programma Nazionale Esiti che ha messo in rete vari parametri di qualità di Asl e ospedali. E così via. Perché ciò possa avvenire, tuttavia, l'accesso ai dati deve essere reso più agevole, dal punto di vista sia giuridico sia operativo.
Al contrario di quanto avviene in altri paesi, in Italia la tutela della privacy ha un'impostazione particolarmente restrittiva, che impone di giustificare l'uso dei dati con riferimento a un interesse giuridicamente tutelato e collegato al documento a cui si chiede accesso. Questa impostazione andrebbe invertita: il diritto di accesso alle informazioni in possesso delle istituzioni pubbliche e l'obbligo di trasparenza dovrebbero essere rinforzati, e l'onere della prova andrebbe spostato su chi chiede di restringere l'accesso in nome della sicurezza nazionale o della privacy individuale. Inoltre, il governo dovrebbe impegnarsi a fare il massimo sforzo per facilitare l'accesso ai dati di cui dispone, soprattutto quando riguardano i servizi pubblici (si vedano anche gli articoli in questa pagina).
Il governo sta attuando un'importante riforma della dirigenza pubblica. La digitalizzazione della Pa è una riforma complementare, che potrebbe avere effetti ancora più rivoluzionari sui rapporti tra Stato e cittadino e sull'iniziativa privata.
Per cogliere questa occasione, tuttavia, non basta vincere alcune complesse sfide tecnologiche. Occorre anche abbandonare una tradizione amministrativa e legislativa che vede la diffusione delle informazioni più come una minaccia che come un'opportunità. Tutto ciò richiede un'attenta e lungimirante guida politica da parte del governo.
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