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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2014 alle ore 21:04.
L'ultima modifica è del 02 luglio 2014 alle ore 22:50.

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Il premier Matteo Renzi conferma, a Porta a Porta, che domani incontrerà sia Silvio Berlusconi sia i parlamentari M5S, «non credo Beppe Grillo». C'è «spazio» per fare le riforme e la legge elettorale - ha poi aggiunto il premier - «sicuramente con Berlusconi che finora ha mantenuto tutti gli impegni, sia pure con qualche dichiarazione di Brunetta che ogni tanto parte per la tangente. Nel merito ci siamo parlati, abbiamo discusso e la vicenda è abbastanza ben incanalata».

«Siccome le riforme le stiamo facendo, l' idea che ci sia una maestrina con la matita rossa e blu, che dà i voti e le bacchettate... questo no», ha detto poi Renzi ospite di "Porta a Porta", a proposito del dibattito di oggi all'Europarlamento in seguito al discorso dello stesso Renzi, che ha inaugurato la Presidenza del Consiglio. «Mentre io oggi ero a Strasburgo - ha sottolineato Renzi - il Senato votava le riforme».

«Secondo me riusciremo come Italia a fare gioco di squadra - ha detto poi il premier in tv -, oggi ho visto un buon clima anche con i neoeletti di M5S. Dobbiamo imparare a fare quello che fanno gli altri Paesi, portare avanti i nostri mentre fino ad oggi abbiamo pensato che Bruxelles fosse il buen retiro di chi ha finito la carriera ma non è cosi».

Dopo lo scontro oggi a Strasburgo con il capogruppo tedesco Manfred Weber, il premier ha detto: «Questi importanti dirigenti di alcuni paesi, in Italia vengono considerati la Bibbia ma io faccio riferimento al rapporto con la Merkel, un rapporto buono in cui ci parliamo in modo chiaro, franco e nobile, come si dice».
Juncker rischia di saltare? «Non credo sarà rimesso tutto in discussione»: così Matteo Renzi ha risposto a Bruno Vespa nell'anteprima di Porta a Porta.

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