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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2014 alle ore 06:39.

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Ora è ufficiale: l'ex ministro della Politiche agricole, Nunzia De Girolamo (Ncd), è indagata nell'indagine sulla gestione della Asl di Benevento. Che fosse coinvolta nell'inchiesta appariva scontato, sin da quando all'inizio dell'anno furono emessi i primi avvisi. Ma la sua iscrizione sul registro degli indagati non era stata mai confermata dai magistrati della procura, che sul punto hanno mantenuto uno strettissimo riserbo. La circostanza è emersa dalla richiesta di proroga delle indagini preliminari che la procura di Benevento ha trasmesso al gip Flavio Cusani. Uno degli avvisi di proroga è stato notificato nei giorni scorsi alla De Girolamo e ad altre cinque persone. La richiesta è stata firmata dal pool di sostituti titolari del fascicolo: Giovanni Tartaglia Polcini, Nicoletta Giammarino e Flavia Felaco. L'ex ministro, a quanto si è appreso, risulta iscritta nel registro della procura dal dicembre scorso. I reati ipotizzati a vario titolo vanno dall'abuso d'ufficio, alla truffa e turbativa di gara. Ai tre nomi già noti - Felice Pisapia (ex direttore amministrativo della Asl Benevento), Michele Rossi (direttore generale Asl) e Mino Ventucci (direttore sanitario) - si sono aggiunti dunque i nomi dell'ex ministro Nunzia De Girolamo e di due suoi collaboratori, Luigi Barone e l'avvocato Giacomo Papa. «Mai, invero, ho ricevuto informazioni di garanzia – ha replicato De Girolamo – e neanche è da ritenersi tale l'atto ora notificatomi. Sono assolutamente serena e fiduciosa dell'operato dei magistrati. In coscienza mi ritengo estranea a tutti i reati oggetto del procedimento. Spero, soprattutto, che i pubblici ministeri facciano luce al più presto su questa vicenda».
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