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Questo articolo è stato pubblicato il 05 luglio 2014 alle ore 08:15.

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TABLOIDGATE
All'ex portavoce
di Cameron 18 mesi
Andy Coulson (nella foto), ex capo della comunicazione del premier britannico David Cameron, è stato condannato a 18 mesi per lo scandalo delle intercettazioni che ha portato alla chiusura del tabloid di Rupert Murdoch «News of the World», che lo stesso Coulson dirigeva. Coulson, 46 anni, è stato giudicato colpevole di cospirazione per aver organizzato le intercettazioni delle segreterie telefoniche di cellulari. A cominciare da quella di Milly Dowler, l'adolescente uccisa da un maniaco e la cui casella vocale del telefono era stata intercettata dai giornalisti per raccogliere informazioni in esclusiva.
DATAGATE
Spiava per gli Usa, in arresto 007 tedesco
Un agente dei servizi esteri tedeschi (Bnd) è stato arrestato ed è ora indagato dalla procura federale perché sospettato di aver venduto all'intelligence statunitense informazioni sul lavoro della commissione parlamentare di Berlino sul datagate (lo spionaggio Usa nei confronti della Germania, incluso il cancelliere Merkel). Il doppio gioco dell'uomo, 31 anni, secondo i media tedeschi sarebbe durato almeno due anni.
MEDIO ORIENTE
Rabbia palestinese ai funerali del 16enne
Rabbia e dolore a Gerusalemme Est (nella foto) al funerale di Mohamed Abu Khader, il sedicenne palestinese assassinato mercoledì, vittima forse della vendetta degli estremisti ebrei per l'uccisione di tre adolescenti israeliani. Per sedare la crescente tensione, Hamas avrebbe acconsentito a firmare una tregua con Israele: secondo la Bbc, le parti avrebbero raggiunto un accordo per porre fine al lancio di razzi palestinesi su Israele e ai raid aerei israeliani su Gaza.
RUSSIA
Giro di vite di Putin su internet
Nell'ultima seduta prima delle ferie, il parlamento russo ha ratificato il nuovo giro di vite di Putin su internet: i deputati hanno infatti approvato la legge che dal 1° settembre 2016 obbliga tutte le società di comunicazione online, comprese quelle straniere, come Google, Twitter e Microsoft, a conservare sul territorio russo ogni dato personale degli utenti, a pena di chiusura. Secondo gli operatori del settore, è un altro passo verso il rafforzamento del controllo statale su internet.

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