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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2014 alle ore 21:09.

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Ecco il testo pubblicato sul blog www.beppegrillo.com.

Breve cronologia dei fatti
- Abbiamo costruito una legge elettorale con migliaia di cittadini in rete, primo esperimento al mondo di democrazia partecipata
- Il 15 giugno vi abbiamo richiesto un incontro per parlarne e dare al Paese una legge elettorale in 100 giorni.
- Ci avete detto che avreste pubblicato 5 punti e che sareste stati disponibili ad un secondo incontro
- I 5 punti sono diventati 10 perché avete aggiunto altre domande.
- Lunedì 30 giugno vi abbiamo chiesto un secondo incontro per giovedì 3 luglio, per parlare di legge elettorale e rispondere alle vostre domande in modo serio in un contesto istituzionale. Ci avete comunicato che non avevate una delegazione (bisogna capire che per i politici il giovedì finisce la settimana lavorativa)
- A questo punto Guerini - non uno qualsiasi, ma il vicesegretario del PD - ha fissato come data ufficiale del secondo incontro lunedì 7 alle 15 nella sala del Cavaliere, alla Camera. Anche lo streaming era stato organizzato.
- Nel frattempo, ci avete chiesto di rispondere alle 10 domande formulate in precedenza noi lo abbiamo fatto nel modo più ufficiale possibile: con Luigi Di Maio, Vicepresidente della Camera, tramite un'intervista pubblicata domenica 6 luglio su uno dei principali quotidiani del Paese.
- Ciò non vi è bastato. Noi abbiamo risposto chiaramente alle vostre domande, ma voi poche ore prima dell'incontro, non contenti, avete preteso che rispondessimo una seconda volta per iscritto, come se il contenuto dell'intervista cambiasse da scritto su un quotidiano a scritto su una lettera.
- Alle ore 10 di oggi salta l'incontro. Ci chiediamo: come è possibile che qualcosa di così importante per gli Italiani come la legge elettorale salti perché non abbiamo risposto per la seconda volta per iscritto alle domande?
Come mai per trattare di legge elettorale con un condannato come Berlusconi non richiedete nulla, né risposte scritte, né lo streaming in modo che tutti i cittadini possano capire cosa vi siete detti? A noi non crea alcuna difficoltà ne lo streaming ne la lettera. Ma allora perché non fate altrettanto con i vostri incontri con Berlusconi.
- La nostra massima disponibilità al confronto e al dialogo ci porta a rispondere a tutti i vostri quesiti per la terza volta. Ora, in modo tale che non abbiate più alibi e non possiate più raccontare agli Italiani con la complicità dei giornalisti che il tavolo di lavoro è saltato per colpa nostra, vi riportiamo di seguito le risposte una terza volta:

1.Per noi un vincitore ci vuole sempre. L'unico modello che assicura questo oggi in Italia è la legge elettorale che assegna un premio di maggioranza al primo turno o al secondo turno. Il Movimento 5 Stelle, per esempio, ha vinto a Parma, Livorno e Civitavecchia nonostante che (sic) al primo turno abbia preso meno del 20% dei voti. Però poi al ballottaggio ha ottenuto la metà più uno dei votanti. Vi chiediamo: siete disponibili a prevedere un ballottaggio, così da avere sempre la certezza di un vincitore? Noi sì.

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