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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2014 alle ore 14:55.
L'ultima modifica è del 07 luglio 2014 alle ore 15:01.

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Domenico GiannettaDomenico Giannetta

Domenico Giannetta, eletto con "Impegno Civico" sindaco di Oppido Mamertina con le ultime elezioni del 24 maggio 2014, ex assessore della Provincia di Reggio Calabria, non si capacita delle polemiche per la sosta della statua della Madonna davanti all'abitazione della famiglia Mazzagatti e ammette di aver peccato in leggerezza.

Signor sindaco, il comandante della stazione dei Carabinieri ha detto di aver parlato con tutti, da lei per finire con il Comitato organizzatore, intimando di non compiere gesti equivocabili o di deferenza. È vero?
È vero. Aveva parlato con me una quindicina di giorni fa per chiedermi di accompagnarlo a parlare con il Comitato organizzatore perché, come lei sa, non è il Comune che organizza il percorso ma la parrocchia.

Veramente non lo so ma comunque ci è andato insieme a lui?
No. Ho saputo che si era recato direttamente dal Comitato.

E perché non lo ha accompagnato?
Perché non mi ha più avvertito.

Insomma, aspettava un'altra telefonata. Ma ha saputo che cosa ha detto al Comitato?
Certo. Che non si doveva verificare alcun gesto provocatorio o di sottomissione.

E il Comitato come ha reagito?
Da quel che mi ha detto poi il Comandante, avevano recepito il messaggio.

Si è visto…
Evidentemente è giunto un ordine contrario e comunque il Comitato mi ha detto che non avevano visto il messaggio del Comandante dei Carabinieri come un ordine perentorio.

E come allora? Come un consiglio o quello che nel diritto si chiamerebbe termine ordinatorio?
Le indagini sono in corso e come sa se ne sta occupando anche la Dda di Reggio Calabria.

Questo lo so. Schiettezza per schiettezza: non è che lei si sta lavando le mani per quel che è successo?
Se lei fosse stato qui avrebbe visto. Io dico che più di così non potevamo fare, ora ci costituiremo parte civile in un eventuale processo se si appurerà che c'è stato un inchino.

Insisto. Sapendo che questo tipo di sosta "forzata" c'è da 30 anni, la sua fresca e giovane amministrazione non si sarebbe dovuta muovere prima con il Comitato e con la collettività? Siete 5mila anime. Vi conoscete tutti…
Beh, forse c'è stata un po' di superficialità ma non dolo o cattiva fede.

Ci mancherebbe. Però…
Guardi se non hanno dato retta al Comandante dei Carabinieri figuriamoci se potevano dar retta a me. Io e la mia giunta siamo nove fiori nel deserto.

Ah, però. Nel corso della processione poteva abbandonarla, come ha fatto il Comandante.
Non ha abbandonato la processione ma si è allontanato per fare i rilievi e svolgere le attività. Infatti ci siamo incontrati in chiesa.

E che le ha detto?
Era scosso come tutti noi.

E con don Benedetto Rustico, il parroco che organizza la processione, ha parlato?
Sì, quando ho visto che l'uscita di scena del Comandante aveva suscitato tensione. Una cosa mai vista prima.

E lui che le ha detto?
Don Rustico ha detto che bisognava fare così, che erano 30 anni che si fa così.

Motivo in più per cambiare.
E infatti ora faremo un tavolo con la Chiesa e le Istituzioni per prevenire.

Ma è vero che è imparentato con i Mazzagatti?
Non lo so. Di cognome fa Rustico.

E i Mazzagatti, la famiglia potentissima di Oppido Mamertina, come ha preso la cosa?
Non lo so. Bisognerebbe parlare con loro.

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