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Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2014 alle ore 17:13.

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«È in programma l'apertura di una sezione della Procura di Napoli che si occuperà di frodi assicurative per contrastare ancora più efficacemente il fenomeno che spesso coinvolge la criminalità organizzata». La novità annunciata dal pm Nunzio Fragliasso della Procura di Napoli in occasione del convegno «Legalità e questione sociale: rischi e costi dei fenomeni fraudolenti», che si è tenuto a bordo della MSC Splendida ancorata nel porto di Napoli. Occasione per presentare il Report «Truffe assicurative in Italia: analisi socio-economica e possibili rimedi», curato dall'avvocato Maurizio De Dominicis.

Secondo i dati Ania in Italia ci sono 43,5 milioni di veicoli assicurati, i sinistri risarciti sono 3,7 milioni, per un valore complessivo di 15 miliardi di euro. Dalla Relazione annuale Ivass si evince inoltre che i sinistri a rischio frode sono passati dai 400mila del 2012 ai 460mila del 2013 mentre i costi da frode sono calati di ben 6 milioni rispetto al 2012. In altre parole i sinistri denunciati aumentano, mentre cala il valore dei risarcimenti. Non si può parlare di una situazione in miglioramento.

Questione centrale resta il costo nettamente più elevato dei premi assicurativi obbligatori dell'R.C. auto che i cittadini italiani pagano rispetto agli altri paesi europei. Come ha sottolineato Maurizio De Dominicis (curatore del report) il fenomeno delle frodi assicurative è fortemente sentito anche in altre realtà come il Regno Unito, la Germania, la Svezia, la Francia, la Finlandia. Qualche tentativo di adottare soluzioni al problema, come specificato da Francesco D'Innella (docente di Diritto delle Assicurazioni, Università Parthenope di Napoli), potrebbero essere l'installazione delle scatole nere, la creazione di banche dati dei testimoni e il risarcimento in forma specifica, punti contenuti nell'art.8 Dl 145/2013 (Disposizioni in materia di assicurazione r.c. auto) ma per il momento non attuate.

«Le frodi non solo in Italia - ha aggiunto Vittorio Verdone direttore centrale Auto, Distribuzione e Consumatori Ania – costituiscono un elemento perturbativo grave dell'attività assicurativa. L'assicurazione r.c. auto è la più permeabile per la sua diffusione. Il 14% dei sinistri è fortemente indiziato di frode. Accanto a presidi preventivi da implementare con l'applicazione della tecnologia, occorre un'operazione culturale di recupero della legalità a tutti i livelli, che faccia percepire i costi sociali dell'attività illecita».

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