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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2014 alle ore 10:04.
L'ultima modifica è del 12 luglio 2014 alle ore 20:16.

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Tramontata ipotesi breve periodo Cigs
Un breve periodo di cigs, prima della messa in mobilità. È stata questa la prima proposta din mediazione avanzata dal governo nel pomeriggio per sbloccare lo stallo nella trattativa sugli esuberi di Alitalia. Infatti, il principale scoglio della precedente proposta dell'esecutivo è rappresentato dal fatto che sia i 980 lavoratori in esubero, per i quali era previsto in un primo momento il ricorso al contratto di ricollocamento, che per i 1.021 lavoratori che avrebero dovuto essere riassunti in altre aziende, era contemplata la diretta messa in mobilità, senza prima passare dalla cassa integrazione. La soluzione prospettata dal governo sembrava un'opzione percorribile, ma Alitalia avrebbe voluto precise garanzie, con la rinuncia individuale da parte di ciascun lavoratore a intentare cause di lavoro. Una richiesta considerata giuridicamente impraticabile. Di qui l'accantonamento dell'ipotesi.

Camusso: sciogliere i nodi o non si chiude trattativa
La posizione più drastica stamattina, prima dell'inizio del confronto, era quella della Cgil: «non troviamo traccia, nelle dichiarazioni fatte ieri dai ministri, di una significativa riduzione nel numero degli esuberi», ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. L'operazione sarebbe «una cessione di ramo d'azienda con licenziamenti collettivi, che non è mai stata fatta in altre aziende». E ancora: «Le trattative hanno i loro tempi», ma se non risolvono i problemi, ha scandito, «non si può chiudere».

Bonanni: puntiamo a chiudere oggi, Renzi deve fare di più
Un'intransigenza in contrasto con la posizione della Cisl. Il segretario generale Raffaele Bonanni, pur chiamando in causa direttamente il presidente del Consiglio perché si occupi della vertenza («deve fare di più»), ha allo stesso tempo sottolineato che «bisogna chiudere entro oggi perché non si può andare avanti all'infinito».

Del Torchio: sono fiducioso, andiamo avanti
«Sono fiducioso, andiamo avanti, davanti a noi c'è una prospettiva importante con Etihad», ha detto invece l'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, entrando stamattina al ministero dei Trasporti, rispondendo alla domanda dei giornalisti se oggi si chiuderà o meno la trattativa. A lui ha fatto eco il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, che ha aggiunto: «Non c'è nessun slittamento, tutto tranquillo, tutto normale».

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