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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2014 alle ore 10:22.
L'ultima modifica è del 13 luglio 2014 alle ore 15:20.

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(Ap)(Ap)

Gran Bretagna, Stati Uniti Francia e Germania discuteranno nelle prossime ore una proposta di cessate il fuoco a Gaza. Lo ha annunciato ieri il ministro degli Esteri britannico William Hague, secondo quanto riporta un tweet di al Arabiya. I colloqui si terranno a Vienna a margine d'una riunione dei 5+1 (Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia, Usa) con Teheran sul nucleare iraniano. «Noi abbiamo bisogno - ha spiegato Hague - di un'azione internazionale urgente e concertata per ottenere un cessate il fuoco, come nel 2012». «Ne parlerò con John Kerry, Laurent Fabious e Frank-Walter Steinmeier a Vienna», ha aggiunto il capo della diplomazia britannica in un comunicato.

Sono 167 i palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza e 1.120 i feriti dall'inizio dell'operazione militare israeliana Confine Protettivo. Lo riferiscono fonti mediche ufficiali palestinesi. I feriti superano ampiamente il migliaio.

Ieri pomeriggio nel rione Sheikh Radwan di Gaza è esploso un razzo sparato da un drone israeliano che ha provocato la morte di sei persone e una ventina di feriti. "E' stata una strage", hanno riferito i passanti. In mattinata, secondo quanto riferito dai servizi d'emergenza della Striscia, tre uomini sono stati uccisi nei pressi di una moschea nella parte occidentale di Gaza City ed un ragazzo di 17 anni, morto in un raid contro la città.

Intanto, da Tel Aviv, una portavoce militare israeliana ha reso noto che nella notte l'Aeronautica ha bombardato 60 obiettivi, portando a oltre mille le postazioni colpite da quando è iniziata l'operazione "Confine protettivo" martedì. Da Gaza contro Israele sono invece stati lanciati nella notte cinque razzi, portando ad un totale di 690 il numero di quelli sparati negli ultimi cinque giorni. I feriti dell'operazione sono saliti intanto a 920. Secondo quanto sostenuto da hamas, i due terzi delle vittime nella Striscia sono civili, per la maggior parte donne e bambini.

Le vittime palestinesi dell'ultima ondata di raid condotta da Israele contro la Striscia di Gaza sono dieci. Il responsabile dei servizi di emergenza, Ashraf al-Qedra, ha riferito che sette persone sono rimaste uccise in due distinti attacchi mirati nei pressi di una moschea nella parte occidentale di Gaza City e di una moschea a Jabaliya. Nel nord della Striscia è stato invece colpito un centro handicappati, provocando la morte di due ragazze ed il ferimento grave di altre cinque persone. La decima vittima è un 17enne, ucciso in un raid contro la via principale di Gaza.

In un comunicato, l'Esercito israeliano ha detto di aver attaccato dieci militanti, sei dei quali responsabili del lancio di razzi contro lo Stato ebraico, mentre il portavoce militare Peter Lerner ha accusato Hamas ed altri gruppi armati di lanciare razzi da siti religiosi, usando i civili come scudi umani.

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