Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2014 alle ore 08:11.

My24


Valvole per impianti petroliferi, radar per aeroporti, macchine da gioco, ma anche abbigliamento e sughi pronti. Fino al farmaceutico e al settore finanziario. Il mercato del private equity in Italia si appresta a vivere un buon momento nella seconda parte dell'anno: le operazioni, soprattutto di taglia medio-piccola, continuano a essere parecchie. Se ne contano almeno una ventina in corso d'opera e gli operatori, secondo Mergermarket, sono convinti che la seconda parte dell'anno potrebbe vedere una solida crescita dei volumi. Nel primo semestre infatti la fotografia è a due facce: lieve aumento del numero dei deal (28 nei primi sei mesi del 2014 contro i 27 del 2013) ma è calo del loro valore: 1,073 miliardi di euro rispetto ai 2,427 del 2013. «I multipli dei deal – spiega Eugenio Morpurgo, ad di Fineurop Soditic – sono assai sostenuti, soprattutto nella fascia alta dimensionale, nella quale la concorrenza è notevole, sia da parte dei fondi che dei compratori strategici tornati in forze sul nostro mercato e nella quale la disponibilità di acquisition financing è migliore rispetto al mercato small size. In questa fascia, l'M&A in Italia è tornato a essere un mercato del venditore. Nel primo semestre il multiplo medio sulle operazioni di private equity di maggioranza ha superato il record di 8 volte l'Ebitda». Le maggiori operazioni in corso di svolgimento, con aste ufficiali, sono quella su Petrolvalves (Varese) attiva nel comparto valvole per il settore petrolifero e controllata (con il 60%) dagli eredi del fondatore Mario Candiani a fianco del fondo Sator, fondato da Matteo Arpe. La società (valutata oltre 700 milioni) sarebbe nel mirino di Kkr e Blackstone, ma tra gli interessati ci sarebbe anche il Fondo Strategico Italiano che potrebbe integrarla con Valvitalia. C'è poi l'asta su Cogetech (gestione di apparecchi da intrattenimento); controllata da Investindustrial e dal fondo Orlando, ha ricevuto offerte da gruppi industriali e dal fondo Apollo (Usa).
Tra le aziende di dimensioni più piccole attive nel settore industriale è in corso la vendita – gestita da Lincoln International – di C-Blade (pale forgiate per turbine a vapore) controllata da Riello Investimenti, e di Bocchiotti, azienda di Arenzano (sistemi di canalizzazione dei tubi protettivi) per la quale sarebbero arrivate offerte dalla Russia. In corso anche la cessione della lombarda Ceme (valvole e componenti per elettrodomestici): posseduta dal Investcorp (Bahrein), per il suo acquisto sarebbero scesi in campo i fondi Capvis, Unitas e Aea Investors. In vendita la Redecam, di Sesto San Giovanni, specializzata in apparecchiature di filtraggio.
Se si passa al settore farmaceutico è ormai da qualche mese in corso l'asta su Infa, società nel portafoglio di Investitori Associati; sarebbe arrivata un'offerta della svizzera Capvis, ma sul dossier sarebbe anche Stirling Square. In corso anche la vendita di Corvette Group, società farmaceutica posseduta da Lbo Italia sulla quale è in corso un'asta gestita da Rothschild.
Molto attivi, quanto a numero di operazioni, sono i private equity sul settore dei beni di consumo, alimentare e abbigliamento su tutti. È in corso l'asta su Althea (sughi pronti), mentre potrebbero valutare investitori di minoranza tra i private equity aziende come Simonetta e Il Gufo (abbigliamento per bambini). Nel settore del gioiello è in vendita Stroili Oro, controllata della Investindustrial di Andrea Bonomi per la quale sarebbe arrivata un'offerta dalla russa Vtb Capital. Nel fashion si attendono novità da Clessidra, che ha in corso trattative per entrare in Peuterey e Harmont&Blaine. Ma il deal maggiore dell'anno potrebbe essere nel settore finanziario, con Unicredit che potrebbe cedere Pioneer a big del calibro di Cvc e Blackstone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi