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Dal rigalleggiamento, all'ultima rotta, alla demolizione a Genova, tutte le fasi del recupero del relitto della Costa Concordia

È tornato a galleggiare il relitto della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata il 13 gennaio 2012 sulle coste del Giglio dopo un "inchino" fatale dinanzi all'isola. La stima totale dei costi di rimozione per il più grande progetto di recupero di un relitto nella storia ammonta a circa 1,2 miliardi di dollari. Ecco tutte le fasi dal rigalleggiamento, all'ultima rotta che affronterà il relitto trainato da due rimorchiatori, fino alla demolizione e al riciclo di alcune parti nel porto di Genova Voltri

6. Il recupero della Costa Concordia/ Spettacolare l'operazione di parbuckling durata 19 ore

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È durata 19 ore la fase del raddrizzamento del relitto o rotazione in assetto verticale, detta parbuckling, è iniziata il 16 settembre e terminata il 17 settembre con una operazione senza precedenti. Ad agire sono stati i martinetti idraulici (strand jack) che hanno messo in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei nove cassoni centrali e alle piattaforme subacquee e con una spinta di oltre 6.500 tonnellate hanno riportato il relitto in assetto verticale con una rotazione di 65°. Dal raddrizzamento il relitto poggia saldamente sul falso fondale, a circa 30 metri di profondità. Successivamente al parbuckling, sono stati installati dei sistemi che migliorano ulteriormente la stabilità del relitto sulle piattaforme, i cosiddetti interventi di "winterizzazione": si tratta dell'installazione di 28 tubolari di acciaio che collegano il relitto tramite l'estremità dei cassoni e le piattaforme sul lato mare, l'installazione di sacchi di cemento aggiuntivi fra il relitto e la costa, e l'installazione di un sistema di ritenuta aggiuntivo per la prua.

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