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Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2014 alle ore 19:56.
L'ultima modifica è del 16 luglio 2014 alle ore 08:47.

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Si lavora giorno e notte all'isola del Giglio, per le operazioni di rimozione del relitto della Concordia .«Tutto procede secondo le aspettative, non ci sono intoppi particolari», ha detto il capo progetto tecnico per Costa Crociere, Franco Porcellacchia, facendo il punto della situazione dei lavori, in conferenza stampa all'Isola del Giglio. Rispetto a ieri, ha spiegato, «la prua si è sollevata, perché una delle attività è stata quella di collegare il cassone S3 alla nave, e questo si rivela con un innalzamento della prua e uno spostamento della nave, con una spinta verso sinistra».

Rispetto a stamani, ha spiegato Porcellacchia, «sono state sistemate catene e cavi, che devono collegare gli ultimi quattro cassoni allo scafo: ora uno solo dei 5 cassoni è collegato. Tutto procede secondo le aspettative. Procediamo in questo modo con il collegamento delle ultime catene, fra stanotte e domani». I lavori procedono secondo programma e restano da collegare ancora quattro catene, che saranno collocate tra questa notte e domani mattina. Terminato il collocamento delle catene si procederà all'abbassamento di alcuni cassoni.

Dal rigalleggiamento, all'ultima rotta, alla demolizione a Genova, tutte le fasi del recupero del relitto della Costa Concordia

Dall'andamento delle operazioni sembra realistica la partenza lunedì per Genova
Per la partenza della Costa Concordia dall'Isola del Giglio "un'ipotesi realistica" è quella di lunedì prossimo mentre è "improbabile" che possa avvenire venerdì. Lo ha detto Franco Porcellacchia, capo del progetto di rimozione per Costa, parlando durante una conferenza stampa all'Isola del Giglio.

Capitaneria di porto: non c'è inquinamento0 significativo
Un aereo sorvola ogni giorno, più volte, la Costa Concordia, per monitorare il mare e non ha registrato al momento episodi di inquinamento significativi: lo ha spiegato il comandante Gianluca D'Agostino della capitaneria di porto. «Un Atr 42 proveniente da Pescara - ha spiegato - sta effettuando transiti quotidiani sulla Concordia con a bordo varia strumentazione tra cui telecamere a infrarossi. Secondo le rilevazioni fatte non c'è stata una variazione significativa rispetto a prima e questo è sicuramente il mare più controllato d'Italia». I dati, ha aggiunto il sindaco dell'isola del Giglio, Sergio Ortelli, «sono estremamente confortanti, il mare del Giglio continua a essere tra i più trasparenti e confido che lo resti fino alla fine delle operazioni». Porcellacchia ha garantito l'impegno, di riportare il Giglio «il più possibile nelle sue condizioni originarie, quando è avvenuto l'incidente». Questo significa ripulire il fondale e rimuovere tutte le strutture che hanno accompagnato le operazioni sul relitto della Concordia. Attività che andranno avanti almeno un anno dopo la partenza della nave verso il suo ultimo porto, quello di Genova Voltri, dove sarà smantellata.

Proseguiranno le ricerche dell'ultimo disperso
Intanto saranno avviate nuove ricerche del corpo di Russel Rebello, l'unico disperso delle 32 vittime del naufragio. «La ricerca dell'ultima vittima è per noi un punto fondamentale - ha dichiarato Fabrizio Curcio, capo delle emergenze della Protezione civile - e una volta ultimate le operazioni di spostamento e quando l'area sarà messa in sicurezza organizzeremo delle ricerche. A bordo della nave le ricerche saranno condotte durante lo smantellamento».

Grande attesa al porto di Genova
Intanto sono oltre duecento persone fra piloti del porto, marinai dei rimorchiatori, militari della Guardia Costiera, operai e tecnici delle aziende specializzate, ad attendere a Genova l'arrivo di Costa Concordia dall'Isola del Giglio per il 24 luglio. Una volta che la Concordia sarà a Genova, sotto la sorveglianza della Capitaneria, i piloti del porto saliranno a bordo, sette o otto rimorchiatori subentreranno ai rimorchiatori d'altura, circonderanno il relitto e lo collocheranno lungo la diga foranea di Pra' - Voltri, davanti al Voltri Terminal Europa.
Attraccata al Vte, la Concordia sarà alleggerita da arredi e oggetti rimovibili, poi verrà trasferita nel bacino delle riparazioni navali per lo smantellamento, che richiederà 22 mesi di lavoro. Circa 700 persone di una cinquantina di aziende che hanno avuto il via libera dell'Autorità Portuale saranno a disposizione di Saipem e dei cantieri San Giorgio-Mariotti.

Legambiente e Greenpeace seguiranno l'ultima rotta della Concordia
In attesa della partenza della Costa Concordia per il suo ultimo viaggio verso il porto di Genova, Legambiente e Greenpeace hanno lanciato l'operazione «Costa ti tengo d'occhio».
La barca «Maria Teresa«, messa a disposizione dalla Fondazione Exodus, seguirà infatti la fase di trasferimento del relitto e vigilerà affinché l'operazione avvenga in modo sicuro senza arrecare danni all'ambiente.

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