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Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2014 alle ore 20:16.

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Denis Verdini (Ansa)Denis Verdini (Ansa)

Il gup di Firenze, Fabio Frangini, ha rinviato a giudizio Denis Verdini per l'ipotesi di reato di associazione a delinquere per bancarotta fraudolenta, in relazione alle vicende relative alla ex banca di Credito Cooperativo di Firenze. Insieme a Verdini, per vent'anni ha presieduto l'istituto di credito cooperativo, sono stati rinviati a giudizio anche tutti i membri dell'allora Cda e del collegio sindacale. Il gup ha prosciolto 21 clienti affidati e ha stralciato la posizione di Marcello Dell'Utri in attesa che sia completata la procedura di estradizione anche per questa vicenda.

Rinviate a giudizio 47 persone
Frangini, prima di leggere la decisione con la quale ha rinviato a giudizio 47 persone nell'ambito dell'inchiesta legata al Credito cooperativo fiorentino, ha respinto tutte le eccezioni presentate dalla difese. In particolare i legali del coordinatore di Forza Italia Verdini, avevano avanzato dubbi anche sulla possibilità di utilizzare le intercettazioni per le quali l'aula del Senato aveva concesso l'autorizzazione il 9 aprile scorso. Il giudice ha ricordato che Verdini è stato intercettato casualmente mentre parlava con Riccardo Fusi, lui sì già iscritto nel registro degli indagati e intercettato.

È uno dei filoni dell'inchiesta sulla cricca del G8
L'inchiesta sulla banca presieduta da Verdini costituisce uno dei filoni di quella sulla cosiddetta cricca del G8. Al Ccf vengono contestati finanziamenti a società e persone (molte delle quali amiche di Verdini) concessi, secondo l'accusa, senza le garanzie necessarie. Il tutto fino a portare l'istituto, poi commissariato nel 2010 e dopo passato nell'orbita della Banca del Chianti, sull'orlo del fallimento.

Le accuse mosse
Tra coloro hanno beneficiato maggiormente di questi finanziamenti, secondo l'accusa, ci sono tra gli altri, Marcello Dell'Utri, la società Ste (editrice del Giornale della Toscana il cui socio di riferimento era lo stesso Verdini), la Btp di Riccardo Fusi e Davide Bartolomei anch'essi rinviati a giudizio. Un'altra delle eccezioni respinte dal gup riguarda proprio il tentativo di dichiarare la non competenza territoriale chiedendo il trasferimento al tribunale di Prato dove è in corso un procedimento nei confronti della Btp. Anche questa richiesta è stata respinta dal giudice Legata alla Ste anche l'accusa di truffa ai danni dello Stato per i finanziamenti ricevuti da Il Giornale della Toscana e Metropoli Day che ha coinvolto, oltre a Verdini e a tutto il cda della società, anche l'altro deputato di FI Massimo Parisi.

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