Stress da vacanza: (ri)conoscerlo e superarlo, per tornare in ufficio carichi e produttivi

«Ci sono caratteristiche che influenzano il nostro modo di valutare una situazione e quindi il peso emotivo che avrà su di noi – continua l'esperta – Queste caratteristiche sono la novità, la desiderabilità, la controllabilità e la prevedibilità: un evento, quanto meno è desiderabile, controllabile e prevedibile, tanto più viene vissuto come stressante.» Ecco perché è fondamentale, affinché un viaggio o una vacanza non sfocino in un incubo, fermarsi a riflettere e cercare i motivi della propria reazione di stress quando la si avverte. Essendo una risposta individuale a ciò che avviene, e che produce un cambiamento nell'equilibrio della persona, l'ideale è poi trovare anche le "soluzioni" personali. Si parte dallo sperimentare momenti divertenti e di benessere, per poi capire cosa funziona a livello interiore. Per esempio fare uno sport o dell'attività all'aria aperta (senza esagerare con gli sforzi) aiuta a smaltire la negatività e a placare l'ansia, come pure camminare con i piedi immersi in acqua oppure apprezzare la vita di coppia, concedendosi magari una serata romantica come non accadeva da tempo o regalarsi un massaggio da condividere con il partner.

Per alcuni la "risposta giusta" antistress potrebbe essere fare i "pigroni" dormendo di più, per altri, al contrario, l'abitudine a svegliarsi presto e passeggiare sulla spiaggia da soli. A ognuno il suo metodo: andare a cavallo tra i boschi, prendere lezioni di ballo, andare ad ascoltare un concerto. Anche una buona lettura sotto l'ombrellone aiuta a smaltire la tensione – e chi scrive non si riferisce (solo) a twitter, facebook e whatsapp ma (anche) a quegli strani "cosi" che, forse lo ricordate, si chiamano libri e che spesso hanno il vantaggio di conciliare un'anima con il mondo.