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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2014 alle ore 19:15.
L'ultima modifica è del 26 luglio 2014 alle ore 11:38.

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«Non è previsto alcun incontro con il presidente Berlusconi. Prima vediamo come si comporta con la legge elettorale e se vuole "ammazzare" tutti gli alleati e abolire le preferenze, oppure no». A margine di un convegno alla Camera sull'emergenza sbarchi, il ministro dell'Interno e leader di Ncd, Angelino Alfano, frena il dialogo con Forza Italia. E stoppa la Lega: «Non ci sediamo al tavolo con razzisti». Replica subito l'azzurro Giovanni Toti: «Nessuno lo aveva invitato».

Alfano: «Non può essere un'assoluzione a unirci»
«Noi abbiamo le idee molto chiare», ha detto Alfano. «Abbiamo scelto di dividere il nostro destino da quello di Forza Italia non per ragioni giudiziarie e non può essere un'assoluzione a unirci». Il ministro non esclude del tutto una futura nuova alleanza, ma chiarisce il prezzo della riunificazione: dare il via libera all'introdurre delle preferenze nell'Italicum. Il primo plauso arriva dal senatore Ncd Roberto Formigoni, che su Twitter scrive: «Bene Alfano sui rapporti con Fi. Sono convinto che tutti i nostri parlamentari, a partire dai capigruppo, condividono. O ne trarranno le conseguenze».

Toti: «Nessuno lo aveva invitato»
La replica ad Alfano di Giovanni Toti, eurodeputato di Fi e consigliere politico di Berlusconi, non si è fatta attendere. E viaggia sempre su Twitter: «Ncd: pochi e confusi! Alfano smentisce incontro con presidente Berlusconi. Giusto, nessuno lo aveva invitato».

Botta e risposta Alfano-Salvini
Al segretario leghista Matteo Salvini che ha detto di non voler sedere al tavolo con Alfano, «padre di Mare Nostrum», Alfano ha risposto seccato: «Semmai sono io che non mi siedo al tavolo con una destra xenofoba e antieuropeista...». Un ulteriore ostacolo al disegno di Berlusconi.

Berlusconi dà forfait a Biancofiore
Atteso a Roma nello spazio Open Colonna di Palazzo delle Esposizioni per la presentazione del libro della deputata azzurra Micaela Biancofiore, "Il cuore oltre gli ostacoli", Berlusconi ha nel frattempo dato forfait. In platea molte fedelissime - Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Stefania Prestigiacomo, Gabriella Giammanco, Annagrazia Calabria - oltre all'ex ministro Franco Frattini. Pronti a festeggiare il Cavaliere per l'assoluzione in appello nel processo Ruby.

Biancofiore: «Rimettere insieme la Casa delle libertà»
Da Biancofiore una stoccata proprio ad Alfano, responsabile della scissione del Pdl: «Il tradimento politico forse si può sanare, ma non quello umano. Berlusconi si è davvero fidato di Alfano e poi tutti sapete come è andata a finire...». La porta per la riunificazione è però aperta, anzi spalancata, a patto che la leadership sia chiara. «Dobbiamo rimettere insieme quella che era la Casa della libertà», ha detto la deputata. «Berlusconi è ancora in grado di puntare a unire tutti noi, non assemblando le persone che sono andate, ma assemblando il nostro elettorato. Dobbiamo recuperare il nostro elettorato, questo è il nostro obiettivo primario».

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