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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2014 alle ore 11:18.

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"Finalmente torneremo a vedere l'orizzonte". Gli abitanti e gli operatori turistici di Giglio Porto, la frazione della piccola isola dell'arcipelago toscano che per due anni e mezzo ha "accolto" la Concordia, si preparano a tirare un sospiro di sollievo. La convivenza forzata con la nave da crociera simbolo di morte (32 vittime del naufragio, più un sub morto durante le operazioni di sistemazione dei cassoni di rigalleggiamento) sta per finire. Verso le 12, se tutto andrà come previsto, la nave comincerà a muoversi dalle acque davanti al porto, dove è naufragata il 13 gennaio 2012.

"Sarà la fine di un incubo", è il commento ricorrente tra gli abitanti, che da stamattina sono sul molo insieme con centinaia di turisti a vedere le operazioni di preparazione. Il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, ripete da mesi: "Il giorno della partenza della nave non sarà una festa. Questa è e rimane una tragedia". "Sono emozionato - ha aggiunto stamani - provo un senso di liberazione. La nave non mi mancherà, ci mancheranno le persone con cui abbiamo vissuto questi lunghi mesi".

È questo il tasto che oggi scatena l'emozione di ristoratori, baristi e commercianti del porto: non veder più i 350 tecnici del consorzio italo-americano Titan-Micoperi che hanno lavorato alla fase di rigalleggiamento del relitto, più le centinaia di persone della compagnia Costa Crociere, Protezione civile, forze dell'ordine, Osservatorio di monitoraggio della Concordia, che in questi mesi si sono alternate nelle operazioni. Sono nati rapporti di amicizia e di stima, tra una piccola comunità abbastanza chiusa e persone provenienti da tutto il mondo che, in gran parte, ora torneranno nei paesi di origine. Nei prossimi mesi rimarrà un piccolo gruppo di lavoratori impegnati nel ripristino ambientale dei fondali. "Ora dobbiamo veder riconosciuto il diritto alla restituzione del nostro territorio integro e ripulito entro un anno», aveva ammonito il sindaco in Consiglio comunale.

Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, stamani ha detto che "il traguardo lo vedremo solo quando la nave arriverà a Genova". Per gli abitanti del Giglio - 1400 d'estate, 700-800 d'inverno - il traguardo è oggi.

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