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Come funziona il fondo «anti-sfratti»: 20 milioni per chi non riesce a pagare l'affitto

Il ministero delle Infrastrutture ha dato attuazione al fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli (20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015). La dotazione per il 2014 viene ripartita tra le Regioni italiane. Ecco come funziona.

3. Come funziona il fondo anti-sfratti/Accesso ai contributi

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Spetta ai singoli Comuni assegnare il sostegno. L'importo massimo di contributo concedibile per sanare la morosità incolpevole accertata non può superare gli 8mila euro. Le Regioni avranno ampio spazio di manovra nell'ampliare l'ambito geografico di applicazione del provvedimento. «Le regioni - si legge nel decreto - individuano i Comuni ad alta tensione abitativa, di cui alla delibera CIPE n. 87 del 13 novembre 2003, ivi compresi i Comuni capoluogo di provincia non inclusi nella predetta delibera, cui sono destinate le risorse del Fondo disponibili unitamente ad eventuali stanziamenti regionali». Le Regioni, inoltre, possono adottare delle linee guida da seguire da parte degli organismi comunali incaricati delle attività di assegnazione e ne devono dare comunicazione alle Prefetture competenti per territorio e al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. I comuni coinvolti, comunque, devono emanare propri provvedimenti che regolamentino l'assegnazione dei contributi, dalla presentazione delle domande all'erogazione. Le Prefetture, ai quali i Comuni inviano l'elenco dei soggetti richiedenti che hanno diritto al contributo, dovranno tenerne conto nel pianificare gli interventi di sfratto da parte della forza pubblica.

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