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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2014 alle ore 14:47.
L'ultima modifica è del 27 luglio 2014 alle ore 16:34.

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Un elicottero As 350 del servizio antincendio regionale del Lazio è caduto in uno spiazzo nei pressi del Lago del Salto, nel reatino. Nello schianto sono deceduti il pilota e uno dei tecnici a bordo. Una terza persona è stata trasportata in codice rosso al Gemelli. L'equipaggio dell'aeromobile era impegnato in un volo di ricognizione e riaddestramento, per questo il team era composto oltre che dal pilota anche da due tecnici.

Due morti e un ferito grave
Il pilota ha tentato un atterraggio d'emergenza ma a pochi metri da terra il motore ha ceduto definitivamente facendo precipitare l'elicottero. L'incidente è avvenuto a Varco Sabino, in provincia di Rieti. Secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni ai soccorritori l'elicottero, poco prima di schiantarsi al suolo in radura che si trova in una gola del lago, avrebbe sorvolato lo specchio d'acqua per un lungo tratto sfiorando anche la diga del Salto. Le salme delle due vittime, su disposizione della Repubblica di Rieti, saranno trasferite nel reparto di medicina legale dell'ospedale De Lellis di Rieti. Il terzo membro dell' equipaggio, soccorso dal 118 in codice rosso, ha riportato numerose fratture agli arti ed è ricoverato in codice rosso al policlinico Gemelli di Roma

Motore in avaria, urtato cavo ancoraggio
L'elicottero antincendio precipitato sarebbe stato costretto a volare a bassissima quota per un'avaria al motore e per questo potrebbe aver urtato un cavo sospeso sul lago del Salto ancorato ad una piattaforma che si trova ad un centinaio di metri dalla riva. È quanto emerge dalla prima ricostruzione dei fatti compiuta dai Carabinieri della compagnia di Cittaducale che hanno effettuato i rilievi nella gola di Varco Sabino dove l'elicottero in servizio antincendio per la Regione Lazio, ha provato ad atterrare prima di schiantarsi.

Aperte due inchieste
La Procura di Rieti e l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo hanno aperto due inchieste, al momento a carico di ignoti, e parallelamente anche l'Enav ne avvierà una per verificare quanto accaduto. Sarebbe confermato anche il racconto di alcuni testimoni che hanno visto l'AS350 volare a bassissima quota, quasi a pelo d'acqua, ma con evidenti problemi al rotore principale, e questo poco prima che l'elicottero urtasse il cavo ancorato alla piattaforma vicino riva.

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