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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2014 alle ore 19:07.

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(Afp)(Afp)

Chi sta comprando i tango bond in queste ore? Se lo chiedono analisti e osservatori che in queste ore - a ridosso della dead line delle trattative fissata a mezzanotte che potrebbero scongiurare il default del paese sudamericano - osservano sui terminali un rialzo dei prezzi dei titoli di Stato argentini che se non è "anomalo", vista la situazione, di certo è interessante.

I bond scadenza 2033 sono oggi saliti a quota 95 , nelle stesse ore in cu il Ministro dell'Economia argentino Axel Kicillof è entrato nell'ufficio di midtown Manhattan per tentare di chiudere la discussione con il mediatore Daniel Pollack. Attualmente le obbligazioni argentine quotano al livello più alto tra i paesi emergenti, con uno spread rispetto al Treasury statunitense del 1,15% , secondo JPMorgan Chase & Co. index data, a quota 5,65 per cento.

Alcuni osservatori in queste ore ritengono che i prezzi stiano lievitando grazie al riacquisto dei propri titoli da parte di Buenos Aires, che avrebbe nell'immediato tutto l'interesse di non pagare i propri creditori. Una mossa pericolosa, visto che evidentemente nel medio e lungo termine precluderebbe all'Argentina l'accesso al mercato dei capitali, con il rischo di non poter più accedere a nuova liquidità, con il rischio di ulteriori privatizzazioni e misure lacrime e sangue per la popolazione.

La spinta all'accordo
In una mail inviata la scorsa notte lo stesso Pollack ha parlato di un incontro face-to-face con i rappresentanti degli obbligazionisti, tra cui anche alcuni hedge fund che sarebbero subito scattati a comprare i bond argentini: incontro che gli inviati argentini avevano accuratamente evitato per settimane, per poter proseguire la trattativa a distanza. Insomma, mosse che farebbero presagire secondo alcune case di investimento una soluzione che eviterebbe il default all'Argentina.

I mediatori, fanno intendere alcuni osservatori, spingerebbero in questa fase Buenos Aires ad evitare il default, nonostante le casse argentine non siano gonfie d'oro; all'adempimento per gli impegni presi con gli obbligazionisti internazionali potrebbe far seguito un aiuto a tornare sul mercato dei capitali per incassare quella liquidità di cui il paese sudamericano è carente.

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