Bond Argentina, le mosse utili per i risparmiatori
Cosa devono attendersi i risparmiatori italiani che hanno ancora in portafoglio i tango-bond? Quali scelte possono essere più indicate nel momento in cui l'Argentina cade in un «default selettivo»? Con uno scenario ancora in evoluzione e trattative in corso, ecco una serie di risposte utili per orientarsi nella nuova tempesta che coinvolge Buenos Aires.
2. Cosa può capitare invece ai titoli che ho ristrutturato?
Le conseguenze maggiori riguardano i circa 400mila i risparmiatori italiani che hanno aderito alle ristrutturazioni del 2005 e del 2010 con un taglio del valore dei titoli e allungamento delle scadenze; una riduzione del valore nominale che oscilla a seconda dei titoli dal 65 al 75%. Le cedole di questi titoli argentini sono a questo punto a rischio; e per questa tipologia di bondholder la situazione si complica ulteriormente e si apre una nuova fase di incertezza e attesa. È opportuno distinguere i diversi titoli obbligazionari in gioco, caso per caso: oltre a quelli della Repubblica Argentina ci sono ad esempio i bond emessi da province come quella di Buenos Aires, che non necessariamente cadranno automaticamente in default.
Difficile comunque che si possa uscire da questa situazione senza ulteriori penalizzazioni, che a questo punto appaiono inevitabili e che si sommano all'haircut – ossia il taglio di valore nominale - già accusato dagli investitori in occasione della ristrutturazione. Inoltre per questi risparmiatori la via dell'arbitrato o del ricorso in giudizio è molto difficilmente praticabile: i titoli contengono infatti clausole di azione collettiva che richiedono l'accordo di maggioranze molte difficili da raggiungere per avviare un'azione legale.
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