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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2014 alle ore 18:53.
L'ultima modifica è del 06 agosto 2014 alle ore 08:58.

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Nella foto alcuni pazienti nel Mount Sinai Hospital a New York in attesa di sottoporsi al test per il virus Ebola (AFP Photo)Nella foto alcuni pazienti nel Mount Sinai Hospital a New York in attesa di sottoporsi al test per il virus Ebola (AFP Photo)

Con i casi segnalati in Nigeria, la situazione cambia: sono quotidiani i voli Lufthansa da e per Laos e Abuja, che coinvolgono lo scalo di Francoforte. Gli esperti ritengono che le possibilità di un contagio, in aereo, siano limitatissime. I casi sospetti di passeggeri affetti dal virus verrebbero comunque segnalati con un puntino rosso e in linea con le prescrizioni dell'Oms. Chi avesse viaggiato accanto a un passeggero affetto da Ebola o sospettato di esserlo, sarebbe segnalato con un puntino giallo, e messo in quarantena. «Monitoriamo la situazione con attenzione, ma non programmiamo alcun cambiamento, al momento, nella nostra offerta», spiega un portavoce della compagnia di volo tedesca.

British Airways sospede in voli per Sierra Leone e Liberia
Invece British Airways ha sospeso i voli per la Sierra Leone e la Liberia, due paesi africani i cui si è diffuso con grande rapidità il virus Ebola. La decisione sarà mantenuta almeno fino al 31 agosto, quando sarà fatto un nuovo punto della situazione. «La sicurezza dei nostri clienti, dell'equipaggio e dei team e terra e' la nostra costante priorità», ha fatto sapere attraverso un comunicato la compagnia, che normalmente opera quattro voli settimanali tra Heathrow e Freetown e tra la capitale britannica e Monrovia.

Dalla Banca Mondiale 200 milioni per l'emergenza in Africa
Dopo gli ultimo casi in Nigeria, in Africa sale il livello di allarme Ebola, tanto che la Banca mondiale ha deciso di stanziare 200 milioni di dollari di fondi per l'emergenza nei paesi colpiti. Il presidente del gruppo, Jim Yong Kim, medico esperto nel trattamento delle malattie infettive, ha precisato che «il nuovo finanziamento è una risposta ai paesi africani più colpiti dal virus Ebola e all'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per incrementare l'assistenza sanitaria alla popolazione».

Oltre 1600 casi, quasi 900 vittime
In totale Secondo l'Oms, dal 31 luglio al 4 agosto, nei tre Paesi in cui si è diffuso il virus, Guinea, Liberia e Sierra Leone sono stati registrati 163 nuovi casi e 61 morti. In Guinea, 13 nuovi casi e 12 decessi ; in Liberia, 77 e 28 morti; in Nigeria, 1 caso e nessuna vittima; in Sierra Leone, 72 nuovi casi e 21 decessi.

Il governo di Ankara sconsiglia viaggi nei paesi colpiti
Dato l'aggravarsi della situazione sanitaria legata all'epidemia di Ebola il ministero degli Esteri della Turchia invita i propri cittadini alla «massima cautela» in caso di viaggi in Guinea, Liberia, Sierra Leone e Nigeria. In una nota il ministero precisa che «poiché in questi Paesi si sono registrati casi di Ebola» si teme che «l'epidemia si diffonda a livello regionale». Le autorità di Ankara raccomandano anche ai cittadini turchi di evitare luoghi affollati e sconsigliano il consumo di prodotti di origine animale.


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