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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2014 alle ore 10:05.
Beni per 25 milioni di euro sono stati sequestrati in base alla legge antimafia all'imprenditore edile trapanese Pietro Funaro, 53 anni, vicepresidente dell'Ance Sicilia,e a suo padre Domenico Funaro, 84 anni. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Trapani su proposta del questore, e' stato eseguito dalla polizia e dalla Guardia di finanza a Trapani e in provincia a Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Alcamo e Castellammare del Golfo, ma anche a Santa Venerina (Catania). Secondo quanto emerso dalle indagini, che si sono avvalse delle dichiazioni di vari collaboratori di giustizia, i due Funaro facevano parte di un comitato d'affari per la gestione illecita degli appalti, che controllava le gare attraverso attivita' di turbativa d'asta, falso e corruzione, relative al controllo occulto delle gare.
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