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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2014 alle ore 14:17.
L'ultima modifica è del 06 agosto 2014 alle ore 08:46.

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Il premier Matteo Renzi alla libreria Feltrinelli (Ansa)Il premier Matteo Renzi alla libreria Feltrinelli (Ansa)

È in corso a palazzo Chigi il nuovo incontro tra il premier Matteo Renzi e il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, per rinnovare il Patto del Nazareno sulle riforme e, in particolare, sulla legge elettorale, con la possibilità di apportare alcune modifiche al testo dell'Italicum approvato alla Camera.

Rassicurare gli italiani, tranquillizzare i mercati, prendere tempo per mettere in campo le opportune contromisure. È la strategia imposta al premier Renzi dall'addensarsi delle nubi sul fronte dell'economia (oggi le previsioni Istat sul Pil), dal moltiplicarsi dei campanelli d'allarme (i dati Confcommercio sui consumi) e delle polemiche sui troppi voti di fiducia. Segnali di tempesta, ma ci sono anche le schiarite, vedi accelerazione in Senato sulla riforma costituzionale. L'invito di Renzi è dunque quello di «fare le vacanze in tranquillità». La situazione dell'Italia, ammette, «ancora non è quella che ci aspettavamo. È un po' come l'estate: non è che è arrivata quando volevamo, magari non è bella come volevamo, arriva un po' in ritardo ma arriva».

La passeggiata in centro a Roma ieri per replicare alle critiche
A dare lo spunto per la controffensiva dell'ottimismo del premier, nel corso di una passeggiata a sorpresa che lo ha portato a visitare ieri una libreria a pochi passi da palazzo Chigi, nel centro di Roma, sono i dati diffusi in mattinata da Confcommercio sul livello dei consumi delle famiglie (a giugno +0,1% sul mese precedente; +0,4% sul 2013), seguiti da un attacco al bonus Irpef da 80 euro, il cui effetto concreto è stato «quasi invisibile».

Bonus 80 euro bocciato: «11 mln di italiani non sono d'accordo»
Giudizio senza appello che non piace a Renzi: «A quelli che dicono che gli 80 euro non sono serviti a niente ricordo che ci sono 11 milioni di italiani che la pensano diversamente e sono quelli che hanno ricevuto un piccolo aiuto per andare avanti, poi cercheremo di fare di più e meglio». Parlando con i cronisti che lo accompagnano, Renzi ricorda che è questione di punti di vista: i dati «dicono che ancora non siamo fuori dalla situazione di difficoltà, ancora c'è molto da fare, questo impone a tutti noi di essere ancora più decisi, ancora più forti nel percorso di riforme e cambiamenti che dobbiamo fare nel lavoro, nella giustizia, nel fisco, nel sistema della pubblica amministrazione».

Ancora molto da fare, occorre passo da maratoneta e non da sprinter
Il premier mette sul piatto della bilancia anche gli ultimi progressi al Senato della riforma del bicameralismo, e ricorda che «La politica sta facendo bene la sua parte», ringraziando i senatori della maggioranza costituzionale «che stanno dando un messaggio bellissimo». Certo, la pratica non è archiviata, «c'è ancora molto da fare: la Pubblica amministrazione, abbiamo appena iniziato...». Il percorso è indubbiamente difficile, occorre «avere il passo del maratoneta non dello sprinter», ma Renzi è ottimista perchè, spiega ai giornalisti, «vedo un clima molto bello tra gli italiani. La gente ha voglia di cambiare e cambieremo. Da questo punto di vista ci voglia un giorno, ci voglia un mese, ci voglia un anno tutto quello che dovremo fare lo faremo».

Riforma elettorale: sono ottimista che si trovi un accordo
Un altro passaggio Renzi lo ha dedicato alla riforma elettorale che riprende il suo cammino al Senato il prossimo 1° settembre. «La cosa fondamentale per me è questa: cercare di fare le riforme elettorali, lo faremo, sono ottimista che si trovi un accordo. Poi occuparci dei problemi veri come il problema del lavoro, lavoro, lavoro, e gli aiuti a chi vive situazioni di difficoltà e disagio».

Selfie e acquisti in libreria
Tra le mete della sortita del premier da palazzo Chigi, la libreria Feltrinelli della Gallera Sordi, in via del Corso, dove ha acquistato dei libri per letture agostane. Accompagnato dal portavoce Filippo Sensi, il premier si è fermato per una quarantina di minuti nel reparto saggi e scienze sociali dove ha acquistato una decina di libri. Tra questi "Lo Stato innovatore" di Mariana Mazzucato; "Filosofia per la vita e altri momenti difficili" di Jules Evans e "Potente e turbolenta" di Anthony Giddens,«Forza lavoro» di Maurizio Landini, segretario della Fiom, poi «Jony Ive. Il genio che ha dato forma ai sogni Apple» di Leander Kahney, la biografia del «partner spirituale» di Steve Jobs, «Potente e turbolenta» di Anthony Giddens (in copertina la il cartello «Europa» con frecce nelle due direzioni opposte), «Emozioni politiche» di Martha C. Nussbaum, e infine «Beethoven era per un sedicesimo nero» di Nadine Gordimer. Moltissimi i `selfie´: a chiedere un autoscatto con il presidente sono soprattutto giovani e turisti.

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