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Questo articolo è stato pubblicato il 09 agosto 2014 alle ore 12:17.
L'ultima modifica è del 09 agosto 2014 alle ore 17:20.

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(Ansa)(Ansa)

Rimangono all'aeroporto di Fiumicino circa 3mila bagagli, accumulatisi a seguito dello stato di agitazione del personale di assistenza a terra Alitalia, da riavviare a destinazione per essere restituiti ai proprietari. Se non ci saranno ulteriori criticità, la previsione, confermata, fanno sapere fonti Alitalia, è che entro domani possano essere tutti smaltiti, sempre considerando, tuttavia, che si è in presenza di un fine settimana con punte di traffico passeggeri elevate e per il quale l'attenzione operativa resta comunque assai alta.

In partenza ci sono dei tir con bagagli destinati in Germania ed in Sicilia, mentre tutto il resto dei bagagli in giacenza sarà riavviato via stiva, in aereo, per destinazioni di tutto il network Alitalia. Nell'hangar Avio 3, non c'è più la notevole presenza di accumuli di colli sui carrellini all'esterno, sui piazzali, come nei giorni scorsi: tutte le giacenze sono concentrate all'interno ed i bagagli, compresi quelli delle compagnie assistite, grazie al lavoro della task force Adr e Alitalia, sono stati divisi secondo le varie destinazioni.

Scongiurato ieri il pericolo dell'arrivo in massa di certificati di malattia e che avrebbe potuto paralizzare lo scalo romano, la guardia rimane alta ma - a quanto si è appreso anche oggi non risultano per ora, su questo fronte, criticità seppure i lavoratori dell'assistenza a terra Alitalia proseguano nell'applicazione, alla regola, del contratto di lavoro. Dal punto di vista operativo, nello scalo romano, la situazione, per il momento, appare pressoché regolare, permangono tuttavia dei ritardi su diversi voli Alitalia in partenza: dalle 7 alle 11, una ventina hanno avuto ritardi oscillanti tra i 25 ed i 40 minuti, con alcune punte di un’ora per i collegamenti diretti a Bruxelles ed Heraklion.

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