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Questo articolo è stato pubblicato il 18 agosto 2014 alle ore 06:56.
L'ultima modifica è del 18 agosto 2014 alle ore 14:11.

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«Nella sua prima riunione il consiglio comunale ha deliberato di non prevedere la rata d'acconto dell'Imposta municipale sugli immobili nel mese di giugno, in quanto ai fini del calcolo si dovrebbero applicare le aliquote e le detrazioni standard previste dalla legge provinciale. Qualora queste dovessero divergere da quelle da fissare a livello comunale, sarebbe necessario procedere a nuovi calcoli comportando una burocrazia inutile. Entro il mese di settembre il consiglio comunale stabilirà le aliquote e le detrazioni da applicare nel Comune. (...) Per ulteriori informazioni sono a disposizione le nostre collaboratrici al numero di telefono 0474-.... Nel mese di settembre vi informeremo sulle aliquote e sulle detrazioni».

Siamo in un Cantone svizzero, dove trionfano la snellezza burocratica che evita scartoffie e sprechi inutili e la comunicazione trasparente a favore del cittadino-contribuente? No, anzi. Benvenuti a Brunico, angolo d'Italia, che - in base a un'indagine del Centro studi Sintesi - si è aggiudicato la palma di "borgo più felice 2014". Qui la nuova amministrazione comunale, uscita dalle ultime elezioni di maggio, ha esordito così: evitando di avviare una pratica burocratica inutile e fornendo informazioni chiare e supporto ai contribuenti.

Brunico non è certo il solo Comune a comportarsi così, sia chiaro. Ma è stato proprio questo paese altoatesino di 15mila abitanti - che ha dato i natali ai quattro fratelli Huber, slittinisti e bobbisti pluricampioni del mondo, gente quindi che aveva i numeri giusti per non farsi spaventare nell'affrontare curve di ghiaccio a velocità vertiginose, - dopo una "discesa" a perdifiato tra i 48 indicatori socio-economici del Bil (Benessere interno lordo) che via via ha eliminato tutti gli altri "concorrenti", all'inizio più di 8mila - a tagliare per primo il traguardo nella gara che assegna il titolo di "borgo più felice d'Italia 2014", cioè del paese con più di 5mila abitanti dove la qualità della vita risulta più elevata che nel resto d'Italia.

Il capoluogo della val Pusteria, nel cuore della provincia di Bolzano, svetta su un drappello di 176 piccole cittadine dove economia, ambiente e welfare sono ben mixati più che altrove, e si lascia alle spalle Vipiteno e Sirmione, al secondo e terzo posto, mentre Bardolino, leader dell'ultima edizione (nel 2011), è scivolato al quinto, superata da un'altra cittadina altoatesina, Appiano .

A far vincere Brunico - sottolinea un'indagine sul livello di benessere dei piccoli Comuni realizzata dal Centro studi Sintesi - sono i brillanti risultati nelle condizioni di vita materiali, la buona posizione nell'asse istruzione-cultura e una spiccata attenzione all'ambiente. E il 176° "borgo più felice", cioè l'ultimo tra i primi piccoli Comuni in cui mediamente si vive con una qualità della vita superiore alla media italiana? E' Volpiano, nel Torinese.

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