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Questo articolo è stato pubblicato il 14 agosto 2014 alle ore 16:07.

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Prime ipotesi sulla preziosa tela di Guercino rubata a Modena dalla chiesa di San Vincenzo in corso Canalgrande. La "Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo", olio su tela di 293x184,5 centimetri datato 1639, che era stata esposta fino a pochi giorni fa alla Reggia di Venaria Reale di Torino, potrebbe essere stata oggetto di un furto su commissione. Il critico Vittorio Sgarbi ha detto che la tela potrebbe valere 5-6 milioni di euro. Il prefetto di Modena, Michele di Bari, ha preso contatti con la curia modenese e ha assicurato che sono già stati intensificati i controlli delle forze dell'ordine per assicurare il patrimonio artistico e culturale negli edifici di culto, in particolare nel periodo estivo.

Non è una tela commerciabile
Secondo il coordinamento delle forze di polizia che partecipano alle indagini, il valore elevatissimo e la rinomanza del Guercino rubato lo rendono «praticamente non commerciabile e le modalità con cui è stato compiuto il furto lasciano supporre un alto profilo criminale degli autori ed una possibile committenza di elevato livello».

Vertice alla prefettura di Modena
Il vertice sul furto è stato convocato in Prefettura dal Prefetto di Modena, Michele di Bari. I malviventi, è una delle conclusioni del vertice, verosimilmente sono entrati in azione dopo essersi nascosti nella chiesa al momento della chiusura, e hanno asportato l'opera senza staccarla dal telaio (quindi senza arrotolarla).

Si verificano le telecamere della zona
Oltre alle verifiche sui filmati delle telecamere della zona per accertare se abbiano ripreso qualche momento del trafugamento, vengono analizzati i tabulati telefonici presenti nell'area. Allo stesso tempo, seguendo le sollecitazioni formulate in questo senso dal Prefetto, ciascuna forza di polizia ha disposto un'intensificazione delle attività di controllo e vigilanza ed un rafforzamento della tutela delle opere d'arte.

La preziosa tela non era assicurata
Oltre ad essere spento l'allarme per l'alto costo di gestione dell'impianto, la tela non era assicurata. «No no, questa cosa non è possibile. Ci abbiamo pensato a suo tempo, ma assicurare i tesori che ci sono sia nella chiesa di San Biagio che in quella di San Vincenzo è pressoché impossibile. Ci sono tanti capolavori», ha spiegato don Gianni Gherardi, rettore della chiesa di San Vincenzo a Modena da cui è stato rubato il Guercino. «Ci ponemmo a suo tempo il problema ma non è praticabile. Una forma di assicurazione sui furti nelle chiese è una cosa impossibile».

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