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Questo articolo è stato pubblicato il 14 agosto 2014 alle ore 18:31.
L'ultima modifica è del 15 agosto 2014 alle ore 20:24.

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Si sono svolti nel tardo pomeriggio a Pitigliano (Grosseto), in una cattedrale gremita, i funerali di Simone Camilli, il videoreporter rimasto ucciso in un'operazione di sminamento a Gaza. Nel paesino toscano, in lutto cittadino, sono arrivati parenti, colleghi, amici ma anche tante persone dai centri vicini nonché una delegazione palestinese. In prima fila il padre, Pier Luigi, sindaco di Pitigliano ed ex giornalista Rai. A officiare il rito funebre il vescovo di Pitigliano, Sovana e Orbetello, Guglielmo Borghetti. Sulla bara bianca una corona di fiori degli amici di Gaza e Gerusalemme, palestinesi e israeliani. La camera ardente è stata allestita direttamente nella cattedrale, dove in nottata è arrivata la salma accompagnata dai familiari e da alcuni colleghi di Simone, che lavorava per l'Associated Press. Tanti i semplici cittadini che hanno salutato Pier Luigi Camilli e la moglie, che non hanno mai lasciato la chiesa.

Il ricordo del padre, della madre e della compagna
Toccante il ricordo del padre e della compagna di Simone Camilli durante la celebrazione dei funerali alla cattedrale di Pitigliano. Pier Luigi Camilli ha rammentato le conversazioni su Skype a Gaza con il figlio e ricostruito le ultime drammatiche 36 ore; in particolare, ha riferito che le tante persone incontrate a Gerusalemme hanno detto che Simone era «una persona speciale» e un grande professionista. «Ho scoperto - ha confessato - una nuova immagine di mio figlio». Poi ha preso la parola la compagna olandese Ylva Van der Verg, che ha ricordato il loro primo incontro, la loro storia d'amore, l'entusiasmo di Simone per il suo lavoro. Molto commoventi anche le parole della madre Maria Daniela Vigna, che ha detto: «forse non siamo più umani quando consideriamo gli altri oggetti o numeri».

Ieri sera il rientro a Ciampino
La salma di Simone Camilli, è rientrata in Italia ieri sera a Ciampino. I primi a salire a bordo dell'aereo su cui hanno viaggiato i genitori del videoreporter, Pierluigi e Maria Daniela, con l'altra sorella, Benedetta, sono stati il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, assieme alla moglie di Simone e la sorella Chiara, che si sono trattenuti alcuni minuti a bordo dell'aereo. Il ministro Mogherini è scesa poi dalla scaletta dell'aereo, seguita dai familiari di Simone, per dirigersi al carro funebre, nel quale è stata trasferita la salma, a cui è stata impartita la benedizione da parte di un sacerdote.

Napolitano: sia monito per le parti in conflitto
«La morte di Simone - come quella delle altre vittime dell'esplosione e dei numerosi civili di ogni età e nazionalità quotidianamente coinvolti dalla violenza bellica in Medio Oriente - deve costituire un ulteriore monito alle parti in conflitto e a tutti noi affinché ci si impegni per un'immediata e definitiva cessazione delle ostilità», ha sottolineato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, esprimendo la sua «vicinanza e partecipazione al dolore». per la morte di Simone Camilli e ricordando l'uccisione in Ucraina di Andrea Rocchelli.

Era da poco diventato padre di una bimba
Simone Camilli, romano, 35 anni, era sposato con l'olandese Ylva e padre da poco di una bambina, Nour. Nonostante la giovane età era già un veterano dei conflitti mediorientali ed est europei e conosceva a fondo la realtà della Striscia. «Ho conosciuto Simone nel 2006, qui a Gerusalemme, all'inizio della sua carriera, e siamo diventati immediatamente amici», ha detto Ibrahim Hussein, un collega giornalista palestinese. «Era una brava persona, schiva, gentile; amava il suo lavoro, la famiglia. Quando era a Gaza siamo rimasti sempre in contatto».

Era arrivato a Gerusalemme dopo uno stage con l'Associated Press di Roma e dopo aver studiato cultura e lingua araba alla Sapienza. A Gaza aveva coperto il conflitto fra Hamas ed al-Fatah nel 2007 e le altre due campagne militari condotte da Israele contro Hamas negli anni passati. Di recente si era stabilito a Beirut con la moglie e la figlia . Giornalista professionista dal 2008, Camilli lavorava per diverse agenzie di stampa tra le quali l'Associated Press fin dal 2005. Aveva lavorato anche in Libano, Kosovo e Georgia.

È stato investito dall'esplosione mentre filmava il disinnesco di un ordigno
Il videoreporter è stato investito dall'esplosione mentre filmava il disinnesco di un ordigno inesploso lanciato su Gaza da un aereo israeliano. Con lui hanno perso la vita un reporter palestinese e tre artificeri che erano a Beit Lahiya per tentare di disarmare l'ordigno. L'esplosione è avvenuta mentre gli artificieri stavano tentando di disattivare l'ordigno. È l'unico giornalista straniero morto da quando, l'8 luglio, è iniziata l'offensiva israeliana contro Hamas.

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