Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 agosto 2014 alle ore 13:16.
L'ultima modifica è del 15 agosto 2014 alle ore 18:30.

My24

«Gli esperti inviati sul posto evidenziano come il numero di casi e di decessi riportati sottostimano ampiamente l'ampiezza dell'epidemia». L'Organizzazione mondiale della sanità lancia l'allarme sul virus Ebola che dall'Africa occidentale minaccia di propagarsi. E aggiorna il bilancio provvisorio dell'epidedemia che dall'inizio dell'anno imperversando in Sierra Leone, Liberia, Guinea e in Nigeria, salito ad almeno 1.145 morti.

La risposta internazionale
L'Oms sta coordinando un'accelerazione della risposta internazionale mettendo insieme il supporto dei singoli Stati, delle agenzie sanitarie e delle istituzioni sotto l'ombrello del sistema delle Nazioni Unite. Non sarà un lavoro breve. «Ci aspettiamo che l'epidemia continui per qualche tempo», dicono a Ginevra, senza fare previsioni più precise. Nel frattempo il World Food Programme sta utilizzando la sua logistica ormai testata per assicurare cibo a quel milione di persone bloccato nelle aree in quarantena. Le forze direttamente sul campo sono ovviamente le più preziose: l'Oms sta mappando le aree colpite per intervenire tempestivamente e capire chi necessita di protezioni.

I viaggi aerei non sono un pericolo
Ieri la Korean Air Lines ha deciso di sospendere i voli verso il Kenya, Paese definito «ad alto rischio» dall'Oms anche se ancora non sono noti casi di contagio. La scelta della compagnia è stata salutata con «delusione» dall'Organizzazione che in un tweet ha osservato come sia «difficile salvare vite se noi e altri operatori sanitari non riusciamo a raggiungere» i Paesi colpiti. L'Oms ha precisato che, a differenza di altre malattie, come l'influenza e la tubercolosi, «i viaggi aerei non rappresentano un alto rischio per la trasmissione di Ebola» che si trasmette soltanto attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei di un malato. Nessuna restrizione ai viaggi e al commercio è dunque raccomandata.

Vietati i Giochi olimpici della gioventù agli atleti dell'area
Niente Nanchino 2014 per gli atleti provenienti dai Paesi colpiti dall'epidemia: lo ha stabilito il Comitato olimpico internazionale. I comitati di Sierra Leone e Nigeria avevano comunque già ufficializzato ieri la rinuncia dei rispettivi team, a causa del trattamento riservato loro in Cina. «I nostri atleti - ha raccontato il dirigente della spedizione nigeriana Gbenga Elegbeleye, sono stati allontanati dagli altri, e isolati. Successivamente è stato impedito loro di allenarsi».

La presidente di Msf: sei mesi per contenere l'epidemia
Per la presidente di Medici senza frontiere, Joanne Liu, «ci vorranno circa sei mesi per contenere l'epidemia di Ebola nell'Africa occidentale» e una leadership più forte da parte dell'Oms» perché «la situazione si deteriora più velocemente della nostra capacità di fronteggiarla». Dopo un viaggio di dieci giorni nella regione, Liu ha osservato che «se non stabilizziamo la Liberia non stabilizzeremo mai l'intera area». E ha auspicato l'invio di più esperti nelle aree colpite.

Moody's: sull'economia «gravi ripercussioni»
Uno studio dell'agenza Moody's stima in 12 milioni di dollari le spese dovute all'epidemia in Liberia nel secondo trimestre e pronostica che aumenteranno inevitabilmente con il diffondersi della malattia. «L'aggravarsi dell'epidemia - segnala il documento - rischia di avere un impatto finanziario diretto sui budget dei Governi attraverso un aumento delle spese per la salute». Secondo una prima stima del Fondo monetario internazionale le stime di crescita dei Paesi coinvolti andranno riviste al ribasso: la Guinea vedrà un Pil in aumento del 3,5% e non del 4,5%, la Liberia dovrà abbassare la stima di crescita del 5,9% e la Sierra Leone rallenterà dopo la crescita record dello scorso anno del 13%.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi