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Questo articolo è stato pubblicato il 15 agosto 2014 alle ore 18:30.
L'ultima modifica è del 16 agosto 2014 alle ore 15:15.

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Le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato sono state convocate per il 20 agosto alle 12,30 alla presenza dei ministri Pinotti e Mogherini «per condividere le iniziative decise dai ministri degli esteri Ue nel vertice di ferragosto sull'Iraq». Lo ha reso noto il presidente della commissione Difesa al Senato Nicola Latorre all'indomani del consiglio dei ministri degli esteri dell'Ue di ieri che a accolto «con favore» la decisione di alcuni stati membri (tra cui Francia e Gran Bretagna) di fornire armi ai curdi iracheni, che combattono lo Stato Islamico (Isis).

Boldrini: Camera sempre pronta a discutere su Iraq
Oggi era stata la presidente della Camera Laura Boldrini, a proposito del vertice straordinario dei ministri degli Esteri europei e della decisione di fornire armi e aiuti umanitari ai curdi, a dichiarare che «la Camera dei deputati è pronta in ogni momento a discutere di quanto è stato deliberato ieri a Bruxelles».

Le conclusioni del Consiglio Ue
La risposta alle richieste di armi dei curdi «saranno fatte in accordo alle capacità e leggi nazionali degli Stati membri e col consenso delle autorità nazionali irachene», si legge nelle conclusioni del Consiglio dei ministri degli esteri dei Ventotto a Bruxelles. L'Ue valuterà inoltre come prevenire che lo Stato islamico (Isis) tragga beneficio dalla vendita di petrolio e condanna i sostenitori finanziari dell'Isis, che contravvengono alle risoluzioni dell'Onu. «Siamo contenti di vedere che ora c'è il presidente designato al-Abadi e speriamo in una maggiore stabilità in Iraq per affrontare le sfide che arrivano dallo Stato Islamico (Isis)», ha detto l'Alto rappresentante Catherine Ashton, commentando la decisione annunciata ieri di al-Maliki di dare le dimissioni e sostenere il premier designato.

Mogherini: per armi ai curdi serve ok del Parlamento
Il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini, al termine del Consiglio Esteri dell'Ue, aveva reso noto ieri che l'Italia sta valutando l'invio di armi ai curdi, ma aveva anche rimarcato che «per la decisione politica è necessario il passaggio parlamentare». E aveva aggiunto: «Abbiamo ricevuto da parte dai curdi richieste di sostegno militare e stiamo facendo una valutazione tecnica con loro e anche col ministero della Difesa». La titolare della Farnesina si era detta inoltre pronta a riferire alle commissioni esteri e difesa in ogni momento su questa eventualità». E aveva ribadito che per l'Italia «era importante che ci fosse una cornice europea» per prendere in considerazione l'opzione militare. Una cornice che ieri era stata in effetti delineata.

Al via il ponte aereo umanitario dell'Italia per l'Iraq
Intanto è atterrato oggi a Erbil nel Kurdistan iracheno il primo dei sei aerei italiani con aiuti umanitari. Giovedì, i ministri degli Esteri, Federica Mogherini, e della Difesa, Roberta Pinotti, avevano dato il via libera a un ponte aereo, con 6 voli, per la distribuzione attraverso l'Unicef di 36 tonnellate di acqua, 14 tonnellate di biscotti proteici, 200 tende da campo e 400 sacchi a pelo. Il piano prevede due voli oggi per la consegna a Erbil di 20 tonnellate di acqua e 8 tonnellate di biscotti, un volo domani (10 tonnellate di acqua e 4 di biscotti), un volo il 18 agosto (6 tonnellate di acqua e 2 di biscotti), un volo il 19 agosto (100 tende e 200 sacchi a pelo) e un volo il 20 agosto (100 tende e 200 sacchi a pelo). Il ministero della Difesa ha messo a disposizione un aereo C130J dell'Aeronautica Militare, l'equipaggio e specialisti dell'Esercito.


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